Ferragosto. Da Marzamemi a Punto Rio, un fiume di alcol, musica, trasgressione e conati di vomito.

Ferragosto. Da Marzamemi a Punto Rio, un fiume di alcol, musica, trasgressione e conati di vomito. Da Marzamemi a Punto Rio, un fiume di alcol e divertimento sfrenato. Questo il bilancio della notte di Ferragosto che, a detta di tanti, è stata troppo esagerata. A Marzamemi, la notte tra il 14 e il 15 ha fatto registrare scene definite persino «da incubo», con gente intenta a bere, musica ben oltre il volume consentito e giovani in preda ai fumi dell'alcol. Qualcuno ha coniato nuovi termini e così dalla movida si è passati all'alcolvida e Marzamemi è diventata «Mangiamemi». «Entrare a far parte dei siti Unesco? E' più facile entrare nel sito della Jack Daniel's - afferma sarcasticamente un maturo signore - poiché nel borgo l'alcol scorre ovunque». Spostandosi più a sud, lungo la striscia sabbiosa tra Carratois e Punto Rio, all'intersezione tra i territori di Pachino e Portopalo, la notte di Ferragosto ha registrato una situazione da vero e proprio girone dantesco dell'Inferno. Le prove generali c'erano state pochi giorni prima, con la notte di San Lorenzo. L'altra sera in spiaggia si sono riversate oltre ventimila persone. Le autovetture costituivano un'unica striscia metallica che partiva dal bivio di contrada Cavarra, lungo la provinciale 8, procedendo fino al pantano di Punto Rio e, in direzione opposta, fino allo slargo di Isola delle Correnti. La «All night long» ha avuto inizio nella tarda serata di martedì, con musica house a tutto spiano, birre, cocktail e fumo a volontà. Chi si è trovato in spiaggia quella sera racconta di situazioni ben oltre il livello di pericolosità. «C'erano ragazzine di quindici o sedici anni - afferma un turista abituale di questa zona - che non riuscivano a trattenere i conati di vomito, altre che girovagavano seminude».

«Qualcuno si è sentito male, altri erano intenti ad accendere falò. Più che una festa, ho avuto la sensazione di essere finito in una landa abbandonata». Per i gestori dei lidi attrezzati, gli affari, tra il 10 e il 15 agosto, hanno registrato una decisa impennata. Ma una signora pachinese si è ritrovata in giardino un gruppo di giovani che fumavano spinelli. «Quando mi sono affacciata per chiedere che si allontanassero dalla nostra proprietà - ha affermato - per tutta risposta sono stata mandata velocemente a quel paese. Qui siamo veramente in una terra di nessuno e alla mercè di tutti». Il giorno dopo i segni della festa e ancor più dello sballo erano evidenti lungo la spiaggia. Il Comune di Pachino ha fatto intervenire una squadra per la pulizia degli arenili ricadenti nel territorio comunale. «E' un servizio che stiamo garantendo sino alla fine della stagione - afferma l'assessore all'Ecologia, Patrizia Tossani - e in questi giorni la raccolta di rifiuti lungo le spiagge ha registrato una netta crescita».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 17-08-2012 - Categoria: Cronaca

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