Ferrara ripercorre le tappe della lotta per l'ospedale
PACHINO - (sa.mar.) La storia del presidio ospedaliero è intricata. A ripercorrerne le tappe è Pietro Ferrara che durante il suo mandato parlamentare ne seguì l'iter. «Lo scheletro dell'ospedale fu costruito negli anni Sessanta. Nel '72, quando iniziò la mia avventura politica, con una petizione popolare fu chiesto all'assessore regionale alla Sanità del tempo un rifinanziamento del progetto per il completamento. Dall'85 al '90 bbiamo ottenuto altri 2 miliardi per completare e rendere agibili i primi 2 piani, istituendo un pronto soccorso insieme ai servizi necessari per un laboratorio di radiologia e persino una sala operatoria.
In quel tempo, - continua Ferrara - ci fu una petizione del Pci per contestare la lentezza con cui venivano portate avanti le iniziative. Inoltre veniva boicottata la mia azione politica da Roma portando avanti un progetto che coinvolgeva i comuni di Pachino, Rosolini e Portopalo con un ospedale a Pachino. Questo progetto venne osteggiato da tutte le forze politiche e dai responsabili della sanità di Avola e Noto. Poi la Regione decise di finanziare solo gli ospedali preesistenti e non quelli in costruzione, trasformando la struttura in presidio ambulatoriale».
Fonte: LaSicilia.it il 18-03-2005 - Categoria: Cronaca