PACHINO - Punta ancora una volta sulla formazione di un terzo partito alternativo al centrodestra ed al centrosinistra l'ex senatore pachinese Pietro Ferrara che ancora una volta ha tracciato un'analisi puntuale della evoluzione della situazione politica sia a livello nazionale che, di riflesso, di quella locale. «Non basta dirsi liberali o socialdemocratici per esserlo realmente, -ha affermato l'ex senatore del Psi-. Ogni paese ha una sua storia propria. Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano per anni hanno amministrato Pachino nel modo giusto che piaceva ad un elettorato maggioritario e progressista. In fondo veniva apprezzato il metodo più equo possibile adottando un programma di politica sociale adeguato alla crescita civile della città. Quando questi partiti sono entrati in crisi e le nuove formazioni politiche hanno rappresentato le istanze dei pachinesi, è diventato evidente che nessun partito, né di centro né di sinistra riformista ha avuto più la forza di diventare forza di governo sia esso di ispirazione cristiana che di ispirazione laica.
Il panorama locale è stato invece diviso tra tanti piccoli partiti nuovi». Sin qui la ricostruzione di quanto accaduto negli ultimi anni secondo il modo di vedere di Ferrara. Ma l'ex inquilino di Palazzo Madama si spinge anche a formulare la proposta. «Per fare valere le proprie ragioni occorre farle valere in un partito che abbia la ragionevole possibilità di governare. Nel panorama politico nazionale è necessario un terzo partito per il quale mi chiedo se ci sia spazio all'interno del corpo elettorale e che trovi spazio tra il Pd ed il Pdl. Il voto utile di queste ultime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento italiano ha fatto si che i cittadini sono andati alle urne per scegliere tra il peggio ed il meno peggio. Vanno però esplorati nuovi campi di azione».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 05-05-2008 - Categoria:
Politica