Fi legittima l’amministrazione Campisi

Forza Italia legittima l'adozione dell'amministrazione Campisi ritenendo inopportuno interrompere un'esperienza amministrativa dopo soli nove mesi e tenendo conto di altre tre precedenti amministrazioni la cui esperienza è cessata anticipatamente. A porre il sigillo sulla questione è stato ieri Bruno Alicata, esponente di spicco del partito di Berlusconi in provincia di Siracusa che ha affermato: “Al momento abbiamo registrato solo la richiesta ufficiale di un consigliere comunale di aderire al nostro partito. Riteniamo che questo sia positivo dato che, in questa tornata elettorale, Forza Italia non aveva alcun rappresentante all'interno del civico consesso. L'ingresso di un consigliere è dunque da salutare sempre positivamente anche perché si tratta di un esponente che in passato è stato vicino al nostro partito. Del resto, -ha continuato Alicata- Fi è convinta della necessità di dover fare continuare questa esperienza amministrativa ad un sindaco che, pur non essendo stato eletto sotto le insegne di Fi, ha fatto parte integrante del partito.

A tal proposito non c'è stata una posizione ufficiale, ma interrompere bruscamente e per l'ennesima volta l'attività amministrativa in una città sfortunata dal punto di vista della stabilità politica, non è possibile”. Nella serata di ieri inoltre era atteso il sigillo all'accordo con la firma dello stesso Alicata per Forza Italia, della corrente di Gennuso per quanto riguarda il Movimento per l'Autonomia, e dell'Udc forse sotto le insegne della Lista del Presidente che già alle regionali aveva fatto capolino tra i simboli elettorali. Per quanto riguarda l'Mpa, le frizioni non sono state ricomposte. Anzi la direzione provinciale ha ribadito ieri che non esistono le «condizioni politiche per un appoggio al sindaco Campisi». La segreteria provinciale infatti è rimasta ferma sulle proprie posizioni decise in seno al una riunione di direttivo provinciale in cui fu stabilito di non prestare alcuna forma di soccorso al sindaco evitando quello che alcuni esponenti autonomisti pachinesi hanno definito un accanimento terapeutico. Una compagine che comunque non è maggioranza in consiglio e che si è fermata ad otto consiglieri, e cioè un numero strettamente necessario per evitare la sfiducia al primo cittadino ma che non garantisce certezze in consiglio.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it - 01/05/2007 il 02-05-2007 - Categoria: Politica

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