PACHINO - Si sono riuniti lunedì sera per un coordinamento i partiti della Cdl. L'incontro è servito a fare il punto sulla situazione che la città sta attraversando e sui nodi politici che rimangono irrisolti e che non permettono alla coalizione amministrativa di dichiarare chiusa la crisi. Lo stesso Barone nei giorni scorsi aveva fatto intendere che la riunione dei partiti della coalizione sarebbe stata importante dal punto di vista politico, tanto da affermare espressamente che non avrebbe proceduto alla surroga del dimissionario Rabito ed all'assegnazione della vicesindacatura se non dopo avere conosciuto l'esito del vertice della Cdl. L'argomento più delicato dei partiti del centrodestra è stato la sfiducia al presidente del consiglio Ninni Nicastro. La questione rappresenta il vero problema della nuova compagine. L'obiettivo sembra essere quello di far scendere a compromessi Nicastro cercando di convincerlo a rinunciare spontaneamente allo scranno più alto del civico consesso.
Un gesto che sarebbe ricompensato dall'amministrazione con la direzione generale dell'ente. Il niet del presidente del consiglio invece complicherebbe di molto la situazione. Spatola infatti, che ad oggi ha mostrato un atteggiamento di dialogo, potrebbe ritornare sulle posizioni di intransigenza di un tempo facendo allontanare la previsione della maggioranza numerica in consiglio. L'alternativa è quella di sfiduciare il presidente Nicastro. Ma l'operazione prospettata ieri non è piaciuta a tutti. Gli azzurri infatti si sono dichiarati indisponibili a firmare il documento riguardante la mozione di sfiducia, e preferirebbero che il documento fosse protocollato senza le loro firme. La defenestrazione del presidente del consiglio infatti non sarebbe vista positivamente dalle gerarchie siracusane del partito azzurro con cui Nicastro rimane comunque legato nonostante la scissione dal partito di Berlusconi. Comportamento diverso invece potrebbero tenere gli azzurri in un secondo momento, e cioè durante la trattazione in aula della sfiducia. Comunque senza le firme dei forzisti la sfiducia a Nicastro non raggiungerebbe neanche il quorum di 8 firme necessarie per protocollare la mozione. Intanto secondo indiscrezioni Nuova Sicilia non si sarebbe presentata al vertice. L'assenza sembrerebbe legata alle difficoltà espresse dal primo cittadino che non avrebbe accettato il nominativo indicato da Dell'Ali. Un altro incontro della Cdl è previsto per stasera.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 20-04-2005 - Categoria:
Politica