PACHINO - Appena qualche minuto dopo l'esito della mozione di sfiducia, Giuseppe Campisi ha commentato con molta calma gli ultimi eventi, una calma quasi irreale per il suo temperamento, sempre pronto alla battaglia. Una serenità che non gli ha impedito di essere sferzante. «Libero - ha commentato con un sospiro - mi sento libero dai ricatti politici e personali a cui sono stato costantemente sottoposto in questi due anni di amministrazione sin dal primo giorno in cui mi sono seduto su quella sedia. Fino all'ultimo nei miei confronti c'è stata cattiveria, a partire da quanto accadeva al Comune con i dipendenti, passando per i politici di turno, fino alla magistratura ad orologeria. Iacono mi ha tradito per la terza volta - ha continuato riferendosi al consigliere provinciale dell'Udc che schierandosi in prima persona aveva contribuito a eleggere - la prima volta fu durante l'amministrazione Barone quando mi fregò due consiglieri eletti nelle mie liste. Una seconda volta alle elezioni provinciali, quando decise di appoggiare Francavilla che non riuscì a essere eletto mentre io con il suo sostegno avrei potuto farcela e la terza è adesso».
Ma cosa ha trovato Peppe Campisi al Comune di Pachino e cosa lascia?
«Lascio il caos totale perché ci sono dipendenti che non hanno nessuna voglia di fare il loro dovere, perché si sentono garantiti da forze politiche ed esponenti di turno e una situazione finanziaria disastrosa. Ci sono debiti per circa 20 milioni di euro, ma attenzione: io non ho fatto altro che pagare debiti altrui, debiti che mi sono ritrovato, perché dal 2001 non veniva dato un solo centesimo alla Cornacchini che si occupa della gestione della discarica, perché ho trovato debiti con l'Enel per 800 mila euro, perché c'erano mensilità in arretrato con la Dusty».
Ma allora dove ha sbagliato?
«Ho sbagliato nel cedere ai ricatti e nel non avere denunciato prima quello che ho denunciato nelle ultime settimane. Ora temo che quanto era venuto fuori sarà insabbiato, che le denunce alla Corte dei Conti cadranno nel vuoto. Tuttavia mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto, perché oltre il 50% del mio programma è stato toccato. Si poteva però fare di più».
E ora che farà l'ex sindaco Campisi?
«Sicuramente mi ricandiderò anche se non so ancora con chi. Credo di avere le porte aperte sia a destra che a sinistra, magari col Pd. Quel che è certo è che farò delle liste civiche come del resto ho sempre fatto».
E chi è rimasto fino all'ultimo fedele al sindaco?
«Vedremo. Per ora è tempo di prendersi una pausa di riflessione. Poi ci siederemo a tavolino e ricominceremo a parlare di politica».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 26-09-2008 - Categoria:
Politica