È stata fissata per il prossimo 23 novembre l'udienza di fronte al Tar di Catania per discutere in merito alla sospensiva sui ricorsi inerenti le aree Sic e Zps richiesta da alcune aziende agricole locali oltre che dal comune di Pachino e dal Consorzio di tutela Igp Pomodoro di Pachino.
Fra meno di dieci giorni dunque si potrebbero avere già delle indicazioni su come la giustizia amministrativa accoglierà le recriminazioni dei pachinesi e se i decreti comunitari che impongono la creazione delle aree Sic e Zps siano o meno derogabili di fronte agli interessi economici di una collettività che basa il proprio sostentamento principalmente sull'agricoltura protetta. I ricorsi presentati dagli avvocati Gennaro, Mallia e Gurrieri saranno trattati tutti insieme dall'organo di giustizia amministrativa catanese. Non è invece stato riunificato con gli altri procedimenti il ricorso del comune di Portopalo di Capo Passero. Lo studio legale Branca che ne ha curato la stesura infatti non ha chiesto la sospensiva, per cui il ricorso seguirà il normale iter. Nei giorni scorsi in effetti erano stati sollevati dubbi circa la possibilità di richiedere al Tar l'esame della sospensione dei provvedimenti in via cautelativa, richiesta poi avanzata dalla maggior parte dei legali.
Se la sospensiva sarà concessa, i decreti emanati dalla Regione che individuano le aree Sic e Zps di riserva saranno congelati in attesa che il tribunale amministrativo esamini la questione. Ciò costituirebbe senza dubbio un'arma in più da parte delle aziende agricole in attesa che l'assessorato regionale formalizzi, così come ha promesso, i regolamenti dove potrebbe essere inserita l'agricoltura protetta e la coltivazione in serra tra le attività tradizionali permesse all'interno delle aree di tutela naturalistica. Poi le aziende potranno decidere se continuare nell'azione giudiziaria per ottenere la liberazione delle aree in maniera completa o accontentarsi. Nel caso invece in cui i decreti di sospensione non dovessero essere concessi, gli iter previsti dalla regione continueranno ed i ricorsi saranno discussi in seguito secondo il calendario fissato dal Tar. È chiaro che l'ottenimento della sospensiva farebbe tirare un sospiro di sollievo all'intero comparto agricolo, oltre che costituire un segnale forte nei confronti della Regione per indurla ad una riperimetrazione delle aree. Uno dei punti forti dei ricorsi infatti si basa proprio sull'eccessiva estensione delle aree sottoposte a tutela, estensione peraltro incrementata con l'ultimo decreto pubblicato nel luglio scorso.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 15-11-2006 - Categoria:
Cronaca