Fondi per porti e barocco

Fondi per porti e barocco Quattrocentomila euro per il porto di Marzamemi. E' l'ultimo traguardo raggiunto da Pippo Gennuso nella sua attività da parlamentare regionale, nell'ambito dei fondi per i progetti inseriti nella graduatoria del bando «Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca». Gennuso, candidato all'Ars, accenna a questo obiettivo e alle prospettive che tale progetto porta con sè anche sotto il profilo dello sviluppo turistico, oltre che economico e occupazionale, per il territorio.
«Un altro traguardo - dice Pippo Gennuso - riguarda Noto, grazie alla sinergia proficua con l'amministrazione del sindaco Corrado Bonfanti. Sono riusciti a ottenere i fondi speciali per il barocco che serviranno a opere di restauro e conservazione della città e dei suoi tesori».
Gennuso evidenzia uno dei punti del suo programma elettorale: la valorizzazione dei beni culturali. «In un territorio come la zona sud - dice - puntare alla valorizzazione dei beni paesaggistici e monumentali, delle eccellenze agricole, delle riserve naturali, delle tradizioni religiose e popolari è un'esigenza naturale. Specie nel contesto attuale di forte crisi economica, il turismo rappresenta una fonte ineguagliabile di risorse.

Solo una promozione efficace e consapevole del territorio può garantire condizioni di competitività anche sul mercato internazionale e, in tal senso, gli sforzi devono essere messi in campo nell'ottica di una proficua azione sinergica tra i diversi "attori"». In tale ottica, Gennuso si impegnerà a favorire politiche regionali per potenziare le attività legate all'Inda e al Teatro Greco, proponendo la nascita di un «Centro internazionale di studi e ricerche sull'antico». «È prioritario sviluppare una adeguata rete di collegamento e la nascità di infrastrutture di accoglienza e di ospitalità in connessione con località come Pantalica, Cava Grande del Cassibile, Tapsos, Vendicari, la Valle dell'Anapo, l'Altopiano dei Monti Climiti, i mosaici del Tellaro e Leontinoi e tutti i siti aretusei, in modo da offrire servizi ed evitare il turismo "mordi e fuggi" che sottrae linfa all'economia del territorio».
Fonte: LaSicilia.it il 18-10-2012 - Categoria: Politica

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