PACHINO - Pachino ha aderito alla protesta indetta dal Movimento dei Forconi e da Forza d'urto con il blocco delle principali vie di accesso ed uscita dalla città organizzato da agricoltori, braccianti e trasportatori. Ma l'ostruzione della circolazione viaria, complice la pioggia battente per tutta la mattinata, è durata solo un paio d'ore. Poi i blocchi sono stati allentati, consentendo ai veicoli di circolare normalmente, e mantenendo all'incrocio con i mercati generali solo un presidio di lavoratori. La mattinata è iniziata verso le otto quando agricoltori e braccianti si sono riuniti nei punti strategici posizionando lungo la carreggiata trattori e mezzi pesanti, ed impedendo così l'accesso alla città. Garantito il passaggio per i mezzi di soccorso. «Non si può più vivere, -ha affermato Giulio Giammanco, bracciante agricolo-. I soldi non bastano più neppure per mangiare. Come potremo mantenere le nostre famiglie?». Gli agricoltori protestano e lamentano il dilagare del lavoro nero o spesso sottopagato, con buste paga non veritiere e salari al di sotto dei minimi di legge.

«Io ho 50 anni, -ha continuato Giammanco- ed il governo mi obbliga a lavorare fino a 67 anni prima di andare in pensione. Ma chi mai mi chiamerà a 60 anni per svolgere i lavori da bracciante che necessitano di braccia vigorose e giovani? Sarò destinato a morire di fame insieme alla mia famiglia». «Non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo -ha affermato Daniele Buggea-. Tuttavia è necessario far sentire la nostra solidarietà a chi in questo momento sta manifestando, anche per noi, nei punti nevralgici della Sicilia, sulle autostrade o ai traghetti». Chiusi anche molti esercizi commerciali che hanno riaperto i battenti solo in tarda mattinata. A Portopalo, si sono fermate una cinquantina di imbarcazioni della locale marineria, presentando regolare pratiche di arrivo all'ufficio locale marittimo. Un'adesione attesa, da parte della categoria, considerando oltretutto la partecipazione della locale associazione di categoria al movimento Forza d'Urto. Per i pescatori, oltretutto, oggi entrerà in vigore la misura inserita nell'ultima legge comunitaria che stabilisce l'assoggettamento all'Iva al 10% nel carburante per i motopesca. Piove sul bagnato, insomma. Ieri, il camion con i rifiuti raccolti la notte tra domenica e lunedì, è stato bloccato e non ha potuto conferire i rifiuti in discarica. Se la circostanza dovesse riproporsi anche stamane, si verrebbe a creare un problema non indifferente da un punto di vista d'igiene pubblica. Da segnalare, inoltre, che l'unico gestore di carburante per automobili ha già esaurito le scorte di benzina e gasolio.

salvatore marziano
SER.TAC.