PACHINO - È finito in manette nell'ambito dell'operazione denominata “Gazza Ladra” condotta dalla tenenza della Guardia di Finanza di Noto agli ordini del comandante provinciale Carmine Canonico, il funzionario del comune di Pachino Vincenzo Giovanni Gazzè di 59 anni, funzionario dell'ufficio economato della casa municipale. Gazzè è stato arrestato alle prime luci dell'alba dai militari della Guardia di Finanza nella sua casa dove si trova agli arresti domiciliari per effetto di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Siracusa Vincenzo Panebianco. Pesantissime le accuse a carico del funzionario che è stato accusato di concussione. A seguito di indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore Antonio Nicastro, Gazzè avrebbe abusato dei suoi poteri per costringere il titolare di una ditta fornitrice del Comune di Pachino a corrispondergli somme di denaro ed altre regalie per avere in cambio un più celere pagamento delle fatture.
Secondo quanto reso noto dal comando provinciale della Guardia di Finanza, le accuratissime indagini svolte proprio dalle Fiamme Gialle avrebbero fatto emergere che il Gazzè “approfittando delle vesti di pubblico ufficiale, -tanto si legge dal comunicato stampa- avrebbe preteso dall'imprenditore prima alcuni oggetti tra cui telefoni cellulari, macchine fotografiche, penne stilografiche e poi una percentuale sui pagamenti effettuati, pena una tardiva liquidazione delle somme spettanti per le forniture effettuate”. Il pubblico ministro avrebbe inoltre chiesto il sequestro in via cautelativa del Tfr del dipendente comunale. I fatti avrebbero avuto inizio a partire dal 2005, data della presunta denuncia sporta da chi si è ritenuto leso dei propri diritti.
L'operazione si inserisce nel più vasto contesto dell'attività di tutela dei cittadini e dei reati perpetrati contro la pubblica amministrazione posta in essere dal comando provinciale della Guardia di Finanza secondo le direttive del comandante provinciale Canonico. La notizia dell'arresto di Vincenzo Gazzè ha letteralmente lasciato di stucco i colleghi del funzionario comunale e gli amministratori che non hanno voluto commentare in nessun modo l'accaduto. Gazzè infatti è sempre stato un dipendente modello, riservato nella sua attività professionale di economo e ligio al dovere. L'incredulità dunque è il sentimento più diffuso di fronte ad un fatto eclatante che ha immediatamente fatto il giro della città.
Salvatore Marziano
Sull’arresto niente commenti
(Sa.Mar.) L'arresto dell'economo comunale non è stato commentato da nessuno degli esponenti politici della casa municipale che si sono limitati a dichiararsi sorpresi di quanto accaduto. Sono in molti comunque a ritenere che l'arresto di Gazzè sia il frutto di un errore giudiziario o di uno spiacevole equivoco. La vicenda comunque non può essere collegata con le notizie di carattere giudiziario che giungono negli ultimi mesi dalla casa municipale e relative ad indagini di altro tenore.
Fonte:
LaSicilia.it il 04-12-2007 - Categoria:
Cronaca