PACHINO - «La presa di posizione dell'assessore Sorbera che non vuole rassegnare le dimissioni, ci sorprende e ci rammarica non poco». Ad affermarlo il deputato regionale autonomista Pippo Gennuso, piombato ieri a Pachino dopo avere letto le dichiarazioni dell'assessore comunale e vicesindaco di Pachino che ha ritenuto di non accogliere gli inviti dei giorni scorsi a rassegnare le dimissioni ed a lasciare libera la carica fino ad oggi ricoperta. «Parlo a nome del senatore Oliva e del senatore Burgaretta, che costituiscono i vertici del partito. Io stesso sono il responsabile della zona sud, ed insieme ai consiglieri Gibilisco e Lentinello, ancora una volta invito l'assessore Sorbera a rassegnare le dimissioni. Non capisco i motivi per cui ha deciso di fare resistenza, visto che, dal punto di vista politico, il suo candidato al consiglio comunale ha riportato una sola preferenza, indice che Sorbera non ha portato alcun valore aggiunto, in termini di consensi elettorali alla sua lista, che peraltro non ha visto eletto alcun rappresentante.

L'unica lista, -ha continuato Gennuso- che ha avuto un riscontro elettorale è stata quella di Servire Pachino che faceva riferimento a me. I due consiglieri poi sono passati nell'Mpa, ed hanno accettato Sorbera come loro assessore. Ora è venuto il tempo di passare la mano e di cedere il posto». Gennuso inoltre dà un ultimatum al sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto. «Se Sorbera non si dimetterà, lo revochi immediatamente, e proceda anche a revocare il membro del nucleo di valutazione che fa capo all'Mpa per il quale chiediamo una rotazione e che vogliamo sostituire con un altro esponente del nostro partito». A rincarare la dose è stato anche il consigliere Lentinello che ha affermato: «Ho dialogato con l'assessore Sorbera e ho avuto modo anche di apprezzarne le capacità, ma ora è necessario che si dimetta e dia spazio agli altri». Bocche cucite intanto sul nome che dovrebbe sostituire l'assessore Sorbera. Ufficialmente infatti viene indicato il nome di Lavinia Luciano, ma, in realtà, c'è la sensazione che l'indicazione sia ben altra.

Sa.Mar.