PACHINO - "Ritenuto che il ricorso appare allo stato fondato in quanto la motivazione dell'atto impugnato evidenzia uno sviamento della causa tipica, dal momento che non è correlata a ragioni di funzionalità delle istituzioni pubbliche bensì a condizionamenti da parte di soggetti che operano al di fuori delle competenze istituzionali, e viola i principi di buon andamento ed imparzialità degli organi della pubblica amministrazione di cui all'articolo 97 della costituzione".
E' questa l'ordinanza n. 2080/03, emessa dal Tar di Catania che accoglie e rinvia per la trattazione all'udienza pubblica del 10 febbraio prossimo in riferimento al ricorso presentato da Giuseppe Giliberto dopo la revoca firmata dal sindaco in seguito alla richiesta di cinque consiglieri e del coordinatore dell'Udc. "E' bene intanto chiarire che l'Udc a Pachino non ha alcun coordinatore - dice Giliberto - poiché il signor Cicciarella era coordinatore del Ccd ma dopo la fusione di questo partito con De e Cdu non c'è stato alcun passaggio formale ed ufficiale che lasciasse intendere la sua nomina a coordinatore dell'Udc. E' bene che gli organi provinciali e regionali del partito facciano chiarezza altrimenti chiunque potrebbe autonominarsi e parlare in nome e per conto del partito". Il passaggio che sancisce il ritorno in giunta di Giliberto non è stato ancora emesso. "Bisogna aspettare che il sindaco prenda visione dell'ordinanza del Tar - aggiunge Giliberto - e già oggi mi aspetto che venga emessa la determina che mi reintegra in giunta con le stesse deleghe che avevo prima della revoca.
Tengo a precisare che sarò un assessore dell'Udc, facendo parte a pieno titolo di questo partito. Anzi ho già parlato con il capogruppo consiliare, Roberto Valerini, che considero a Pachino il massimo interlocutore dell'Udc a livello ufficiale". Intanto il coordinatore di Rinascita, Sebastiano Mallia, ha affidato ad un comunicato stampa la posizione del movimento civico, che esprime in giunta due assessori tra cui il vicesindaco, a proposito di un'eventuale turnazione temporale di un assessore. "La poltronite acuta ha prodotto qualche effetto collaterale - afferma Mallia - e non oso pensare a cosa accadrebbe ogni nove mesi in questa turnazione visto anche il caso recentissimo dell'assessore reintegrato dal Tar. Questa rotazione infatti, imposta non più dalle scelte dei singoli partiti bensì dagli equilibrismi di coalizione, è quanto di più lontano dal principio applicato dal Tar nel caso in esame. Chi ci dice insomma che l'assessore chiamato ogni nove mesi a farsi da parte non ricorrerà a sua volta al giudice amministrativo? La commovente gara di solidarietà per fare rientrare An in maggioranza - conclude Mallia - non deve essere gestita facendo ricorso a soluzioni ben peggiori del male, ammesso che sia tale, che si vorrebbe risolvere".
S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 02-01-2004 - Categoria: Politica
"Ritenuto che il ricorso appare allo stato fondato in quanto la motivazione dell'atto impugnato evidenzia uno sviamento della causa tipica, dal momento che non è correlata a ragioni di funzionalità delle istituzioni pubbliche bensì a condizionamenti da parte di soggetti che operano al di fuori delle competenze istituzionali, e viola i principi di buon andamento ed imparzialità degli organi della pubblica amministrazione di cui all'articolo 97 della costituzione".