PORTOPALO - “Giovanni è uno dei nostri migliori volontari, con un alto senso del servizio e un elevato spirito di abnegazione verso gli altri, nello specifico verso gli extracomunitari che arrivano nella nostra costa”. Corrado Scala, coordinatore del gruppo di protezione civile e presidente del consiglio comunale, è molto eloquente nel descrivere l'attivismo di Giovanni, il cittadino tunisino dal 1979 a Portopalo, che ha ricevuto il foglio di espulsione dal suolo italiano. La vicenda dell'immigrato nordafricano, 50 anni con un precedente penale definito ieri dal suo avvocato “non grave”, produttore agricolo da diversi anni, è passata tutt'altro che inosservata. Dal Comune il sindaco Cammisuli sta studiano i passi da fare per evitare la partenza da Portopalo di Giovanni (vero nome Ben Dafhar). Nell'immediato la cosa più impellente è la presentazione del ricorso al Tar per bloccare il provvedimento di espulsione.
Giovanni risulta ufficialmente iscritto al gruppo di volontariato comunale dal luglio del 2005 ma, come specificato da Corrado Scala, da prima le forze dell'ordine lo hanno utilizzato come “interprete” nel corso delle operazioni di identificazioni degli extracomunitari giunti a Portopalo. “Quello che intanto si può fare – aggiunge il presidente Scala – è fare un'attestazione riguardante il servizio nel gruppo comunale di protezione civile di Giovanni dall'estate 2005. Inoltre, basta chiedere in giro per sapere dell'ottima condotta di Giovanni che ha sempre lavorato onestamente, facendo lavori pesanti per guadagnarsi da vivere. Siamo rimasti oltremodo sorpresi nell'apprendere del provvedimento contro di lui. Ma ci confortano le parole pronunciate dal suo legale”. Il sindaco Fernando Cammisuli ribadisce di aver attenzionato la questione. “Già da due giorni stiamo vedendo il da farsi – afferma Fernando Cammuisuli – anche se bisogna ponderare bene tutti i passi da fare”.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 17-02-2007 - Categoria:
Cronaca