PORTOPALO - Giovanni il tunisino. Lo conoscono tutti e tutti lo chiamano così, ormai. Il suo vero nome è Abdelhamid Ben Dhafar, vive a Portopalo ormai da tanti anni, fa il pescatore, ma, soprattutto, fa parte delle folte schiere dei volontari della Protezione civile locale, dove, anzi, ha assunto un ruolo importante, delicato. Giovanni, infatti, quando ci sono gli sbarchi, oltre a intervenire come volontario fa anche da traduttore per gli interrogatori dei disperati. Perfettamente integrato nella comunità di Portopalo, quindi, dopo aver deciso di chiamarsi Giovanni, il giovane tunisino ha anche deciso di dedicare parte del suo tempo libero a chi continua ad arrivare qui dalle coste africane, per cercare un lavoro, pane, una casa. Lui che conosce bene il travaglio, le difficoltà, la paura e il coraggio che ci vogliono per andarsene dalla propria terra, per sfidare un mare infido e quei «salvatori» che lo fanno per quattrini e che al primo rischio, al primo pericolo, alla prima motovedetta che s'intravede all'orizzonte non esitano a buttar giù il loro carico di disperati pur di farla franca. Un impegno, quello di Giovanni-Abdelhamid che ormai è una vera e propria missione.
An. Lo.
Fonte:
LaSicilia.it il 28-08-2006 - Categoria:
Cronaca