Giunta in fibrillazione dopo le dimissioni di Cannarella
di Sergio Taccone
PORTOPALO - Le dimissioni di Antonello Cannarella dall’amministrazione comunale hanno caratterizzato gli ultimi tre giorni di attività politica locale. L’ormai ex titolare delle deleghe assessoriale al commercio, sport e spettacolo ha sbattuto la porta, lasciando l’esecutivo cittadino. Il sindaco Cammisuli, contattato telefonicamente, ha dichiarato di sentirsi rammaricato per questa decisione. “Fino all’ultimo ho chiesto a Cannarella di non presentare le dimissioni. Mi pare si sia trattato di una serie di malintesi che potevano risolvere senza giungere a
questa decisione drastica”. Esce di scena dunque un esponente che può essere considerato un “artefice della primissima ora” del progetto politico che nel ’99 portò Cammisuli alla conquista della sindacatura. Dopo un periodo trascorso in consiglio comunale, Cannarella è entrato a far parte della giunta (fine anno 2000) restandovi in modo continuo.
Nell’ultima campagna elettorale (maggio-giugno 2004) il sindaco lo ha indicato nella squadra assessoriale, confermandogli le deleghe di cui era stato titolare per quattro anni. Esponente di Alleanza Nazionale, in questi anni Antonello Cannarella ha avuto degli scontri anche con l’ assessore Gaetano Gennuso del quale non ha mai condiviso l’elevato numero di deleghe che gli erano state assegnate dal sindaco. Diatribe subito rientrato tuttavia, attraverso l’azione di mediazione del sindaco. Poi il burrascoso rapporto politico con il nuovo entrato in giunta, Mirarchi, quindi le dimissioni presentate martedì. Quali scenari si aprono, adesso, è prematuro dirlo. Dal movimento civico di centro-destra “Portopalo 2000” parte l’invito a non disperdere la compattezza di coalizione, caratteristica principale per attuare il programma politico. Sull’altro fronte (centro-sinistra) gli ultimi giorni hanno registrato la nomina del nuovo segretario locale dei Ds,
Antonio Chiaramida. Raccoglie il testimone da Sebastiano Petralito che concentrerà i suoi sforzi sul comitato “Amici di Capo Passero” che ha recentemente lanciato una petizione popolare per la realizzazione del lungomare. Analizzando quanto dichiarato dai diretti interessati, la scelta di Chiaramida non è stata unanime (operata da 12 iscritti su 20 tesserati).
Fonte: Sergio Taccone La Sicilia 24.11 il 25-11-2005 - Categoria: Politica