Giunta, Rinascita: Azzeramento improponibile

Giunta, Rinascita: Azzeramento improponibile PACHINO - (aru) Non si sono fatte attendere le prime reazioni alle dichiarazioni del segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Salvatore Caccamo, che ha chiesto l'azzeramento dell'attuale esecutivo prima della convocazione dell'ufficio politico. Per Salvatore Blundo del movimento per la "Rinascita di Pachino", questa presa di posizione è "un ostacolo alla riapertura del dialogo". Certe dichiarazioni - a detto Blundo - non servono sicuramente a rasserenare gli animi. Ritengo improponibile questa richiesta di azzeramento della giunta fatta dal segretario di Rifondazione perché rischia di pregiudicare in partenza il dialogo tra le forze politiche della coalizione, che ritengo necessario in questa fase di costruzione del centro sinistra.

Salvatore Blundo, invece, invita i partiti della sinistra a ritornare al tavolo dell'ufficio politico senza porre condizioni. Il sindaco Giuseppe Campisi - ha detto ancora Blundo – è pronto a convocare l'ufficio politico certo che da una discussione leale ed aperta si potrà giungere ad un accordo soddisfacente per tutti. Ma il dissenso dentro e fuori la maggioranza circa le scelte politiche del primo cittadino si allarga di giorno in giorno raccogliendo nuove adesioni soprattutto all'interno di alcuni partiti della coalizione di governo tra i quali la Margherita con le dimissioni del presidente dell'ufficio politico, Pina Casalino.

Tra i “dissidenti” c'è pure il consigliere comunale indipendente Massimo Agricola, che pur avendo rinnovato il suo sostegno al sindaco Campisi avrebbe espresso qualche riserva sulla scelta dei tre nuovi assessori. Una maggioranza traballante che rischia di perdere qualche pezzo importante se il sindaco Giuseppe Campisi non convocherà in tempi brevi l'ufficio politico per arrivare ad un chiarimento soprattutto con i tre partiti della sinistra: Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Italia dei Valori decisi a non svolgere un ruolo di comprimari e pronti a dare il loro contributo attivo alla gestione della cosa pubblica.

Un passaggio delicato e pieno d'insidie per il primo cittadino visto che l'apertura di una nuova crisi potrebbe risultare destabilizzante per la tenuta della maggioranza.

Andrea Rubera
Fonte: Giornale di Sicilia il 14-01-2007 - Categoria: Politica

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