Giunta, si dimettono i sette assessori Il sindaco Barone riapre a Forza Italia

PACHINO - (aru) A sorpresa i sette assessori della giunta guidata dal sindaco di Pachino, Sebastiano Barone, si sono dimessi dall'incarico per consentire al primo cittadino di formare un nuovo esecutivo dopo la chiusura dell'accordo con i partiti della Casa delle libertà. Un accordo raggiunto nella tarda nottata di ieri, dopo che il capogruppo degli "azzurri" Corrado Quartarone ha chiuso la trattativa con Barone e gli altri partiti della coalizione di centrodestra. In pratica si è trattato di un azzeramento "tecnico" visto che cinque dei sette assessori dimissionari sono stati riconfermati. Si tratta di Andrea Rabbito in quota a "Nuova Sicilia", Nino Iacono e Carmela Capodicasa Udc, Emanuele Rotta e Sebastiano Mandalà di Alleanza nazionale. Lasciano l'incarico invece il vice sindaco Roberto Valerini dell'Udc e Angelo Maione ex assessore ai Lavori Pubblici indicato dallo stesso Barone. Al loro posto entrano Sebastiano Zocco, ex presidente dell'Ato per i rifiuti, e Michele Blandizzi, che già aveva fatto parte della compagine amministrativa, indicati entrambi da Forza Italia. "Come già avevo detto nei giorni scorsi- ha dichiarato Sebastiano Barone - ho chiesto ai partiti della coalizione e anche a Rinascita di mettermi nelle condizioni di potere dare una maggioranza solida alla città. La risposta è stata immediata visto che gli assessori in carica per agevolare il mio compito hanno rassegnato in blocco le dimissioni. Un ringraziamento particolare va a Roberto Valerini e Angelo Maione ai quali rinnovo la mia stima nella speranza di una futura e proficua collaborazione". Parole, quelle del primo cittadino, che nascondono invece le difficoltà nel chiudere un accordo che vede fuori il movimento per la "Rinascita di Pachino" abbandonato da Forza Italia con cui aveva stretto un patto di ferro legato anche alla presentazione della mozione di sfiducia.

Le reazioni degli esponenti della lista civica al "colpo di mano" dei "forzisti" non si sono fatte attendere anche se in extremis Barone aveva invitato a fare parte dell'esecutivo anche gli uomini di Rinascita. "Ci hanno contattato telefonicamente e a cose già fatte - ha detto il coordinatore Sebastiano Mallia- chiedendoci di entrare a fare parte della giunta senza nessun preavviso e ci hanno invitato a dare una risposta entro un ora. Noi non siamo disponibili ad accettare un accordo notturno che ha il sapore di un colpo di mano per metterci fuori gioco. Inoltre vorremmo capire bene l'atteggiamento di Forza Italia che fino ad un mese fa convocava conferenze stampa per difendere l'assessore Greco alla presenza del deputato regionale Confalone attaccando l'operato del sindaco, mentre oggi rientrano nell'esecutivo con due assessori". Intanto il presidente del consiglio comunale l'ex "forzista", Antonino Nicastro, a nome del movimento "Pachino nuova", esprime solidarietà all'ex assessore Angelo Maione. "La nomina di un professionista quale è Angelo Maione ad assessore - ha detto Nicastro - veniva incontro alla nostra richiesta di una giunta tecnica. Per questo ci dispiace molto che oggi è stato costretto a dimettersi per ragioni politiche legate al ripetersi ormai cronico di continue crisi che ormai hanno stancato i cittadini di Pachino".

Andrea Rubera
Fonte: GDS.it il 06-04-2005 - Categoria: Politica

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