PACHINO - Lettera al Procuratore nazionale antimafia a Roma, alla procura della Repubblica di Siracusa, al Prefetto di Siracusa ed al presidente dell'associazione pachinese anticrimine di Pachino da parte del consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo. Oggetto della missiva sono gli atti del consiglio comunale svoltosi martedì scorso dove è stata discussa la sfiducia al sindaco Giuseppe Campisi. La Ignaccolo, nella premessa evidenzia che “a Pachino si sono susseguiti negli ultimi dieci anni di attività politica ben quattro sindaci e tre commissari straordinari”, e che “l'attuale sindaco eletto dieci mesi fa, dopo le dimissioni simultanee dei sei assessori, ha nominato una nuova giunta incolore con il sostegno di otto consiglieri su venti, appena sufficienti per evitare la sfiducia”. Poi passa ad evidenziare alcune dichiarazioni che sono oggetto dell'esposto al procuratore nazionale antimafia ed agli organi investigativi.
La Ignaccolo ha trascritto le pedisseque dichiarazioni di alcuni consiglieri pronunciate in aula, ed ha evidenziato come apertamente si sia parlato o fatto intendere di favoritismi, piani di lottizzazioni, e financo posti di lavoro. La Ignaccolo inoltre ha sottolineato gli interventi che avrebbero, a suo dire, “lasciato trapelare dubbi sui consensi ricevuti da taluni consiglieri comunali”. Il consigliere provinciale pachinese, nel ritenere gravissime le affermazioni e tali da sollevare dubbi di illeciti, ha chiesto agli organi in indirizzo di fare chiarezza e sollevare il velo onde verificare che i fatti denunciati in una seduta pubblica di consiglio comunale siano o meno fondati. Va aggiunto inoltre che a chiedere chiarezza è anche l'opinione pubblica pachinese rimasta attonita di fronte alle affermazioni proferite durante il civico consesso e si chiede come mai la giustizia non intervenga di fronte a quelli che sono vere e proprie denunce di illeciti.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 25-05-2007 - Categoria:
Cronaca