PACHINO - (Salvatore Moncada) Una intera giornata in città per discutere e confrontarsi con i giovani prima ed incontrare le aziende agricole ed i rappresentanti delle associazioni antiracket nel pomeriggio. È stato accolto tra gli applausi Antonio Ingroia, procuratore aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Il magistrato ha partecipato alla fase conclusiva del progetto: "Educare alla legalità e cittadinanza" organizzato dall'Associazione Pachinese Anticrimine (Apac) in collaborazione con gli istituti scolastici superiori di Pachino. Durante la mattinata il magistrato palermitano ha incontrato gli alunni delle scuole cittadine parlando di legalità e delle sue variegate forme. Presenti all'incontro il primo cittadino Paolo Bonaiuto, il presidente della provincia Nicola Bono, il colonnello dei carabinieri Massimo Mennitti, il capitano Gennaro Micillo, il tenente della Guardia di Finanza Sebastiano Di Giovanni, il vicequestore Giancarlo Consoli dirigente del commissariato cittadino di Polizia, il presidente dell'Apac Nino Gullotta. A coordinare i lavori è stata la professoressa Giuseppina Ignaccolo vicepresidente del consorzio universitario Archimede ed ex assessore provinciale. Il progetto in questione, suddiviso in vari incontri, ha visto coinvolti oltre mille studenti di 47 classi differenti.
«Educare alle legalità – ha detto in apertura Giuseppina Ignaccolo - nasce dalla presa di coscienza della crisi che la nostra società sta attraversando a tutti i livelli e nei diversi campi. Da qui scaturisce un'emergenza educativa e quindi la necessità di aprire un dialogo tra le generazioni». Nel pomeriggio Antonio Ingroia ha incontrato presso la sala soci della Bcc i produttori agricoli e i responsabili delle associazioni antiracket rappresentate da Paolo Caligiore e Mauro Magnano. Presenti anche i vertici del consorzio di tutela Igp. I responsabili delle aziende agricole presenti hanno posto all'attenzione sulla sofferenza degli operatori locali nei confronti dei tanti episodi criminali che hanno funestato il comparto negli ultimi due anni: usura, incendi dolosi e furti alle aziende. Tuttavia è stato evidenziato come si tratti di fenomeni criminali in fase di attenuazione grazie alla sinergia e all'impegno delle forze dell'ordine locali, della locale Associazione Anticrimine (Apac) e di una nuova sensibilità maturata sul territorio.
Fonte:
gazzettadelsud.it il 05-04-2011 - Categoria:
Cronaca