PACHINO - Non si placano le polemiche in merito al progetto «Apprendo-Imprendo». Gli operatori della sede pachinese attaccano il sindaco Bonaiuto. «Ci sentiamo profondamente delusi e amareggiati dal comportamento assunto dal primo cittadino, - si legge in una nota inviata dagli operatori locali del progetto - e ci sembra doveroso replicare al vicesindaco che, essendosi insediato da poco, non può conoscere la vicenda relativa ad Apprendo-Imprendo. In primo luogo sono offensive le affermazioni fatte da Controscieri in merito alla riuscita del progetto. Come operatori, non dipendiamo dal Comune di Pachino ma dovrebbero essere retribuiti con fondi della Regione e sotto contratto dal Centro studi ibleo, hanno dovuto operare nel peggiore delle condizioni, non hanno avuto una sede idonea, ospitati dal centro diurno anziani. Nessuno ha voluto commentare perché nessuno si è voluto interessare a quest'iniziativa. Pachino non investe sui giovani». Il duro attacco prosegue attraverso le parole di Roberto Fermo, uno degli operatori pachinesi del progetto.
«Sono rimasto basito, - afferma Fermo - dalle dichiarazioni del vicesindaco Controscieri che si è espresso senza aver avuto nemmeno l'accortezza di verificare personalmente la situazione del progetto. Quanto dichiarato da Controsceri denigra, oltre le figure professionali interessate in prima persona, in veste di operatori, anche la dirigente dei servizi sociali e la responsabile coordinatrice del progetto a Pachino». Fermo cerca di fornire ulteriori dettagli. «I tre operatori hanno frequentato un corso di formazione, al termine, con molte difficoltà ed ostruzionismi, hanno lavorato solertemente. In quanto all'allestimento del presidio del progetto, siamo quasi a situazioni scandalose. Erano stati stanziati 15000 euro per restaurare i locali di via De Pretis, per ridipingere le pareti, allestire le postazioni con scrivanie, sedie, pc e stampanti laser e realizzare un'aula laboratorio per le progettazioni fornita di trenta sedie, scrivania e lavagne. Di tutto questo non è stato fatto nulla. Dove sono andati a finire i soldi stanziati dalla Regione? Forse, screditando i suddetti operatori, sarà più facile lasciarli fuori ed affidare il progetto apprendimento a nuovi operatori privi della formazione e dell'esperienza necessarie ad aiutare quanti vogliono entrare da giovani nel mondo lavorativo. Se così fosse sarebbe un ulteriore danno». Fermo ha avuto parole di elogio solo verso il presidente del consiglio comunale e la dirigente dei servizi sociali.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 11-11-2011 - Categoria:
Cronaca