PACHINO - Si dovrà tenere entro giorno 20 la riunione della commissione elettorale presieduta dal commissario regionale Carlo Turriciano per scegliere gli scrutatori che saranno deputati a spogliare le schede delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile. La nuova legge elettorale infatti ha modificato il sistema di designazione del personale che costituirà il seggio elettorale che non sarà più sorteggiato tra tutti gli iscritti alle liste elettorali che siano in possesso dei requisiti (non avere superato il settantacinquesimo anno di età, non avere carichi penali pendenti ecc.) ma sarà designato dalla commissione elettorale di ciascun comune.
La legge prevede che la commissione, costituita da consiglieri comunali, sarà presieduta dal sindaco in carica che non potrà delegare nessuno fatta eccezione per un assessore. Nel caso di Pachino, dato che il comune è commissariato, a presiedere la particolare seduta dovrà essere personalmente il commissario Turriciano che non potrà delegare né un assessore poichè non c'è una giunta in carica, né qualche funzionario poiché la legge non lo prevede. A far parte della commissione elettorale sono sei componenti, e cioè Massimo Agricola (Rinascita), Salvatore Di Fede (Udc) Francesco Guastella (Udeur) Giovanni Orlando (Udc), Antonino Spatola (An), Corrado Quartarone (FI). Membri supplenti nell'ordine sono Angelo Dell'Ali (Nuova Sicilia), Sebastiano Ferrara (Liberalsocialisti), Salvatore Midolo (Iniziativa Democratica), Sebastiano Rosa (Nuova Dc), Pietro Sultana (FI).
I sei componenti della commissione dovranno scegliere tra coloro che sono iscritti nelle liste elettorali e sono in possesso dei requisiti, 96 scrutatori, quattro per ogni sezione (A Pachino ci sono 24 sezioni) in modo da fare funzionare correttamente i seggi. Ogni scelta dovrà essere votata dalla commissione. Il segretario comunale Carmelo Innocente ha evidenziato come la razio della legge sia finalizzata alla efficienza ed al buon funzionamento dei seggi. “In passato accadeva, -ha affermato Innocente- che a far parte del collegio degli scrutatori venivano nominate persone poco pratiche e che addirittura risultavano di intralcio alle operazioni di scrutinio. Col nuovo metodo tutto dovrebbe funzionare più velocemente. Non mancano comunque voci di dissenso nei confronti della nuova normativa. Taluno infatti teme (ma certamente l'alto profilo dei componenti scongiura questo pericolo) una politicizzazione delle nomine degli scrutatori ed una spartizione delle nomine che a questo punto potrebbero subire influenze di carattere politico così come del resto avveniva una volta.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 10-03-2006 - Categoria: Politica