Essere al Giffoni Film Festival con un «accredito culturale» e non come giurati è una vera disdetta per i dieci studenti del Liceo scientifico Bartolo di Pachino, accompagnati dai docenti Antonina Barone e Concetto Franza. I liceali sono ugualmente soddisfatti perché la scuola, grazie al progetto cineforum di cui fanno parte, ha offerto loro una grande opportunità, seguire da vicino e vivere intensamente una rassegna cinematografica dedicata interamente ai ragazzi. E' il desiderio il tema della XXXIV edizione e, in effetti, i ragazzi pachinesi non nascondono il desiderio di essere presenti il prossimo anno nella veste di giurati. «E' una bella esperienza, possiamo assistere a film di qualità, ma purtroppo non possiamo partecipare al dibattito» riferisce Federica Bongiovanni. Linda Tiralongo si reputa fortunata di essere al Gff: «Anche se non abbiamo la possibilità di votare, è comunque una soddisfazione essere qui». Il sogno che nutrono per il prossimo anno è queIlo di ripetere l'esperienza, dopo essersi definiti soddisfatti per le proiezioni a cui hanno assistito. Sulla proiezione a cui hanno assistito ieri non nutrono dubbi: «Il film ha messo in evidenza il desiderio di Madiba, fare il cineasta.
L'amicizia che lo lega ad Estell, una ragazza bianca e ricca, dimostra che questo sentimento riesce a superare tutte le barriere, anche la differenza di colore della pelle» è stato il primo commento a caldo di Antonello Falbo, alla proiezione, presso la sala Truffaut, di «The Wooden Camera» di Ntsmavheeni Wa Lurulli, per la sezione Free to Flay. E' la delicata storia, di forte impatto emotivo, ambientata nel Sudafrica post apartheid, di due ragazzi, Madiba, ed Estelle, che devono lottare contro il razzismo. La pellicola si muove attraverso l'analisi di varie tematiche sociali e individuali. La cinepresa, trovata accanto ad un cadavere da Madiba, ragazzo del ghetto senza apparentemente alcuna aspettativa di vita, è il filo conduttore, l'occhio curioso aperto su un mondo ricco di contraddizioni.
Gabriella Tiralongo
Fonte:
LaSicilia.it il 23-07-2004 - Categoria:
Cultura e spettacolo