«Gli svantaggiati sono una risorsa per la società»
PACHINO - I diversamente abili del centro diurno "Agape" della città, accompagnati dalla psicologa Anna Marchese, dagli educatori e dagli assistenti sociali, stanno portando avanti un laboratorio nella scuola "Giovanni Verga". Il laboratorio prevede l'interazione tra gli studenti e i ragazzi diversamente abili al fine di scoprire la solidarietà e far capire ai ragazzi normodotati come i diversamente abili possano essere una risorsa per la società e non delle persone da isolare e tenere lontane. «Il laboratorio - spiega la psicologa del centro, la dottoressa Anna Marchese - è impostato in modo da far sentire i ragazzi dentro ad una favola. Per l'occasione infatti anche la palestra della scuola Verga è stata addobbata con un scenografia adeguata al fine di rendere più veritiera l'atmosfera. La storia che abbiamo proposto è completamente inventata ma ha una forte valenza metaforica, racconta le vicende della principessa Luna che deve attraversare una foresta, che abbiamo chiamato Furbastra ricca di ostacoli.
Dopo aver raccontato la storia gli studenti hanno cominciato ad interpretare delle disabilità. Sono stati infatti divisi in tre gruppi di cui uno rappresentava la cecità, il secondo gruppo invece impersonava dei sordomuti e il terzo delle persone con difficoltà a muoversi». I ragazzi che impersonavano le disabilità a questo punto della storia hanno dovuto attraversare la foresta Furbastra e per farlo sono stai aiutati dai diversamente abili che si sono dimostrati un valido aiuto per i ragazzi. «I ragazzi che impersonavano la cecità - continua la dottoressa Marchese - sono stai bendati e successivamente è stato detto loro che dovevano superare degli ostacoli aiutati da uno dei nostri ragazzi. Gli studenti quindi non solo non sapevano quale ostacolo dovevano affrontate ma non potevano neanche sapere qualche dei ragazzi del centro sarebbe stata la loro giuda. A questo punto del gioco gli studenti si sono dovuti fidare dei ragazzi del centro e affidare completamente a loro che li hanno guidati nell'ipotetica foresta».
Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 13-05-2006 - Categoria: Cronaca