PACHINO - Settimana cruciale in vista della sfiducia promossa dalla maggioranza consiliare ai danni del presidente del Consiglio consesso Andrea Rabito. Si svolgeranno, dunque, in questi giorni i giochi politici che porteranno al voto della mozione. Al centro delle polemiche c'è ancora una volta il Pdl alle prese con le sue lacerazioni. A sfiduciare Rabito potrebbero essere tre consiglieri iscritti proprio al Pdl. La sensazione è che il presidente sia stato scaricato proprio dal suo partito. A frenare sulla sfiducia, però, è il deputato regionale del Pdl Enzo Vinciullo che spera di salvare la poltrona del presidente. «Il Pdl non ha mai abbandonato il presidente del Consiglio comunale che continua a essere una parte importante del partito - ha affermato Vinciullo - il Pdl non ha assunto posizioni ufficiali e di conseguenza nessuno può dire di rappresentarne la linea ufficiale. Siamo ancora in attesa della riunione con i 5 consiglieri comunali insieme al nuovo coordinatore provinciale per decidere se e quale strada intraprendere per cui non si può condividere l'azione di chi, ancora prima che si definisse la strategia del partito, ha pensato di firmare la mozione di sfiducia contro un proprio compagno.
Sembra anche ingeneroso - ha continuato Vinciullo - il comportamento di chi viene accolto a braccia aperte all'interno del Pdl e poi, la settimana dopo, firma la mozione di sfiducia». Per Vinciullo sarebbe opportuno che i due consiglieri (Gabeli e Giannone) ritirassero la firma dal documento con cui si chiede la convocazione del civico consesso, perché altrimenti il ragionamento all'interno della sezione sarebbe viziato da questa posizione per certi sensi assurda. Per Vinciullo è inoltre necessario coinvolgere nelle discussioni interne del Pdl anche il sindaco Paolo Bonaiuto che in questi giorni sta lavorando per favorire il ritorno in amministrazione del Pdl e che ha nominato il consigliere Corrado Quartarone assessore. «È chiaro che Bonaiuto deve essere il regista dell'operazione - ha affermato Vinciullo - ma la sua azione deve essere improntata ad includere e non ad escludere qualcuno, perché altrimenti è chiaro che quella parte del Pdl che ha già remore a entrare in maggioranza rimarrà sulle proprie posizioni».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 21-02-2012 - Categoria:
Politica