CONTRADA GRANELLI - Momenti di panico martedì in contrada Granelli. Verso le 18,30 due giovani coniugi, Costantino Morana e Carmen Sameni si erano immersi nelle fresche acque marine all'altezza di viale Sajonara per vincere il caldo. I due giovani si erano allontanati per diverse centinaia di metri dalla riva. A un certo punto la risacca è diventata più forte. Costantino e Carmen Morana hanno deciso di fare ritorno a riva, ma si sono accorti subito che le loro forze non riuscivano a vincere la corrente che li trascinava sempre più lontano. È stato il panico per i due giovani e per i loro familiari che si trovavano a riva. Le fasi dell'accaduto sono state ricostruite dalla madre del giovane, la signora Rosetta e dai due salvatori, Angelo Giallongo e Antonio Belfiore. «Per prima cosa - ha affermato la signora Rosetta Morana - ringrazio i due salvatori che sono stati in gamba e molto altruisti. Mio figlio e mia nuora a un certo punto hanno cominciato a fare segni concitati per chiedere aiuto e mio marito da lontano, nonostante le grida non si sentissero, ha capito le difficoltà in cui si trovavano. Mia nuora non è una perfetta nuotatrice e anche mio figlio non è abituato a fronteggiare queste situazioni di pericolo. Mio marito allora si è lanciato in acqua e nel frattempo ha cominciato a fischiare per attirare l'attenzione».
Delle situazione si è accorto per fortuna uno dei salvatori, Angelo Giallongo che si è precipitato per soccorrere i due giovani in difficoltà. «Ho intuito subito il pericolo, -ha affermato Giallongo- e ho capito che non c'era un minuto da perdere. In quei momenti anche un attimo può essere fatale. Si vedeva la ragazza annaspare e prendere acqua ed anche il ragazzo faceva tentativi inutili. Così ho deciso di tuffarmi e ho a mia volta chiesto aiuto a un amico, Antonio Belfiore che era a riva, chiedendogli di aiutarmi con la canoa. Nel frattempo sono arrivato dai due ragazzi in difficoltà. Erano stremati e soprattutto agitati ed in preda al panico. Per prima cosa ho cercato di rassicurarli, poi, pian piano, li ho trascinati per diversi metri verso riva. Intanto è arrivato Antonio Belfiore con la canoa a dare aiuto e a poco a poco siamo riusciti ad avvicinarci alla riva. Eravamo stremati, ma fortunatamente salvi».
Salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 05-08-2005 - Categoria: Cronaca