PACHINO - Seconda giornata di sciopero della fame per la dipendente comunale Giuseppina Novello. Continua così la pacifica occupazione, anche fuori dall'orario di servizio, dei locali comunali di via Unità, locali dove la Novello svolge le sue funzioni di impiegata e dove numerosi dipendenti comunali martedì hanno trascorso la notte.
La protesta per gli stipendi non pagati da quasi tre mesi non si ferma: anzi, ieri la solidarietà raccolta è stata maggiore con numerosi comunali che, terminato il lavoro d'ufficio, si sono ritrovati nei locali di via Unità all'ultimo piano, divenuti ormai il simbolo della protesta.
«Non demorderemo - hanno affermato - e la nostra protesta continuerà». La notte è stata lunga da trascorrere, e qualche momento di tensione si è avuta quando gli agenti della Polizia di Stato hanno esortato il personale a lasciare gli uffici per evitare una possibile denuncia. A quel punto i dipendenti si sono trasferiti in strada, e hanno continuato la loro protesta senza demordere, anzi denunciando sotto l'occhio della telecamera degli agenti che stavano filmando quanto accadeva, presunte irregolarità legate ad ambienti politici e amministrativi.
Intanto, è partita la mediazione del commissario capo Paolo Arena, dirigente del commissariato di Ps di Pachino che questa mattina sarà presente all'incontro convocato tra i rappresentanti del personale municipale e l'amministrazione comunale. Arena sarebbe anche in stretto contatto con la Prefettura di Siracusa per monitorare la situazione che tuttavia è sotto controllo e ampiamente gestibile anche grazie alla correttezza dei dipendenti. Nessuna interruzione di pubblico servizio si è infatti registrata, anzi i dipendenti sottolineano come durante le ore di lavoro gli uffici continuano a rimanere aperti al pubblico, e gli impiegati sono a disposizione della cittadinanza. La Novello, visibilmente provata dal digiuno, ha anche replicato alla solidarietà espressa dal sindaco Paolo Bonaiuto che l'altro ieri aveva detto di comprendere i motivi del disagio rigettando tuttavia ogni responsabilità per la carenza di liquidità da attribuire ad altri enti. «Se si è candidato a sindaco - ha affermato la Novello - è perché si è impegnato a risolvere i problemi. Ora Bonaiuto trovi una soluzione a questo stato di cose. La solidarietà è bene accetta, ma non possiamo mangiare pane e solidarietà. Attendiamo comunque con fiducia l'incontro con l'amministrazione. A oggi, però, nessuno dell'amministrazione è venuto a trovarci». Solidarietà è stata espressa anche da Paola Di Gregorio della Cisl funzione pubblica che ha anche interessato un avvocato per verificare la possibilità di un'azione legale.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 13-09-2012 - Categoria:
Cronaca