PACHINO - Prenderà il via questo pomeriggio nei locali dell'ex Standa di via Unità il quarto congresso cittadino dei Democratici di Sinistra.
Il partito retto fino ad oggi dal segretario Salvatore Borgh sarà chiamato non soltanto a scegliere la linea che intende portare avanti districandosi tra le mozioni presentate a livello nazionale, ma è chiamato ad uno sforzo in più relativo all'aspetto localistico. Il congresso infatti si apre in una fase particolare della storia diessina, e potrebbe essere l'ultimo congresso qualora i lavori di costituzione del partito democratico dessero i frutti sperai con la costituzione di un organo unitario e la fusione con la Margherita. Sul congresso diessino peserà come un macigno l'addio al partito del consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo che fino a pochi giorni fa rivestiva la funzione di capogruppo all'interno del consiglio provinciale dell'ente di via Malta. La Ignaccolo, pur formalmente investita di un ruolo in seno al partito dei Democratici di Sinistra pachinesi, in realtà è rimasta sempre estranea alle logiche che reggevano la sezione, quasi in disparte, e forse non valorizzata come invece avrebbe dovuto essere. Da sempre risorsa per il partito della quercia, la Ignaccolo ha spesso tenuto a galla un partito che rischiava di sprofondare nell'eccessiva macchinosità, conquistando lo scranno consiliare alla Provincia (unica tra i pachinesi in lizza), candidandosi alle elezioni regionali e conquistando consensi anche fuori dallo schieramento di appartenenza.
I Ds forse non hanno mai saputo valorizzare la loro risorsa interna. Nella scelta dei candidati a sindaco per l'amministrazione della città, sono in molti a ritenere che il candidato naturale della sinistra sarebbe stata proprio la Ignaccolo. Il partito invece fece scelte diverse che non furono premiate dagli elettori. Recentemente, la sezione dei Democratici di Sinistra ha saputo rimescolare le carte e rientrare nelle logiche amministrative riuscendo a ricoprire all'interno dell'amministrazione locale due importanti funzioni, una di carattere istituzionale con l'elezione di Roberto Bruno a vicepresidente del consiglio, ed una di carattere amministrativo con la nomina del segretario uscente Salvatore Borgh alla carica di assessore. Ma quale sarà la loro funzione all'interno della compagine retta dal sindaco Campisi? È questo il principale nodo da sciogliere da parte della sezione Gramsci, anche perché i commenti interni degli iscritti non sembrano entusiasmanti.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 10-03-2007 - Categoria:
Politica