I dipendenti senza stipendi preannunciano eclatanti proteste

I dipendenti senza stipendi preannunciano eclatanti proteste PACHINO - Torna a salire la tensione al Palazzo municipale per la questione degli stipendi arretrati dei dipendenti comunali. La giornata di ieri è stata all'insegna delle proteste e delle recriminazioni. Il personale dipendente è a secco di stipendi da quasi tre mesi: le spettanze di ottobre e novembre sono in stand by, la tredicesima appare lontana, e tra poco scadrà anche la mensilità di dicembre. E si torna a parlare protesta eclatante. Non poche famiglie sono ormai al limite della resistenza, vicini all'implosione da un punto di vista economico. Uno stato dei fatti che per molti sta diventando non più sostenibile, men che meno accettabile. Ieri, la rabbia è esplosa prima nell'aula consiliare di via Rubera, dove era stata convocata un'assemblea per discutere dell'argomento inerente gli stipendi del personale. Subito dopo, la protesta si è spostata davanti al Palazzo comunale. Assente il sindaco Paolo Bonaiuto, a ricevere la delegazione dei dipendenti è stato il suo vice Giuseppe Campisi ed il resto della giunta. Campisi cerca di essere rassicurante ma senza raggiungere l'effetto sperato. «E' una questione di dignità - ha affermato Giusi Novello, rappresentante sindacale Cisl - ci vergogniamo persino a recarci al supermercato senza un euro in tasca. Più passa il tempo e meno sono le soluzioni al nostro problema. Ci sentiamo abbandonati». La tensione è salita rapidamente. I dipendenti hanno denunciato una situazione molto grave, accusando l'amministrazione, definite da molti di loro "sorda alle richieste". In via XXV luglio c'era anche Paola Di Gregorio, responsabile provinciale della Cisl Funzione Pubblica. Pesante il suo atto d'accusa nei confronti dell' esecutivo cittadino. «L'Amministrazione comunale si permette di andare oltre la soglia tollerabile, continua a emanare atti difformi che vengono costantemente rimodulati come se fosse tutto lecito. Non capisco come la Giunta continui a supportare questa situazione». Nei prossimi giorni, senza le attese novità, il quadro sociale potrebbe peggiorare e la protesta potrebbe debordare come è già avvenuto alcuni mesi addietro. Un quadro a tinte fosche per un Comune che, intanto, cerca di trovare un argine per bloccare il rischio di dissesto finanziario.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 12-12-2012 - Categoria: Cronaca

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