PACHINO - "La speranza è sempre l'ultima a morire" con questa frase ci congeda il professore Magro, vicepreside dell'Istituto Tecnico Industriale "Michelangelo Bartolo" di Pachino,parlando dei lavori di adeguamento dei locali iniziati nel plesso di via Fiume ,ma ancora in attesa di essere completati. Un attesa speranzosa,che però deve necessariamente fare i conti con un anno scolastico giunto ormai al suo termine, con dei programmi che non potranno essere completati,con dei ragazzi che hanno il diritto di lavorare in strutture sicure. Per anni, i docenti e gli alunni dell'ITIS ,hanno dovuto fare i conti con il decentramento dei locali: alcune classi, infatti, erano ubicate in via Unità,altre in via Fiume, per non parlare dei laboratori,in cui i ragazzi svolgono alcune materia pratiche,anch'essi dislocati in punti diversi del paese.
"Sicuramente tutto questo non favoriva le normali attività di una scuola,che ha bisogno di spazi adeguati per lavorare -afferma il vicepreside dell'Itis-. Fortunatamente oggi siamo riusciti a concentrare il triennio e i laboratori in un unico plesso,purtroppo il biennio è dislocato nei locali di viale Aldo Moro. Sarebbe più facile,per noi, seguire una classe per tutto il corso di studi,se la scuola si trovasse in un unico istituto.Cosa non da poco,se si punta ad una sempre migliore preparazione degli studenti."
Oggi che l'istituto ha potuto prendere possesso di un intero edificio,quello di via Fiume appunto,che fino ad un anno fa l'Itis divideva con le classi del Liceo Scientifico, la situazione non sembra migliorata. I lavori di adeguamento di alcuni laboratori, non sono stati ancora completati: alcuni, infatti, devono essere trasferiti dal seminterrato,in cui si trovano da anni,per essere ubicati nelle aule in cui prima facevano lezione i ragazzi,sicuramente più luminose e confortevoli. In altri bisogna completare gl'impianti elettrici, di primaria importanza se si considera che i ragazzi devono lavorare con macchinari che per funzionare hanno bisogno dell'elettricità. Un esempio per tutti il laboratorio di TDP dove vengono realizzati dei progetti che poi vanno collaudati. Già una ditta privata era stata incaricata di eseguire i lavori nella scuola, ma pare abbia ritirato i suoi operai,qualche settimana fa,senza dare una chiara motivazione.
Dietro le continue sollecitazioni del dirigente scolastico e del vicepreside,era giunta la comunicazione che il 26 Febbraio la ditta sarebbe tornata per riprendere e concludere i lavori,ma ad oggi pare che nulla si sia mosso. Neanche un mese fa ,un cavo ad altezza d'uomo che ostruiva l'accesso ad una uscita di sicurezza,aveva fatto fallire una prova di evacuazione dell'edificio,creando un certo malumore tra gli studenti, pronti a mettere in campo una protesta se non si fosse provveduto al più presto alla messa in sicurezza di quella uscita.
di Valeria Drago
Fonte:
LaSicilia.it il 05-03-2003 - Categoria:
Cronaca