C.DA SPINAZZA - Procedono spediti i lavori per la realizzazione del lungomare Spinazza. Dopo la battuta di arresto iniziale legata al rilascio delle concessioni ed all'approvazione del progetto anche per la parte riguardante il tratto che conduce all'ex ultima cabina che però al momento non sarà realizzato, i lavori si stanno svolgendo con celerità. L'opera dovrà essere consegnata, stando ai termini contrattuali che la ditta ha stipulato con il comune di Noto competente per territorio, alla fine di gennaio. Al momento è stato quasi completato il marciapiede sul lato sinistro della strada ed è stata iniziata la traccia del marciapiede sul lato destro. Il lungomare Spinazza però rischia di essere la solita coperta corta che viene tirata una volta da un lato ed una volta dall'altro lasciando inevitabilmente scoperta una parte, e più che un'opera relativa a contrada Spinazza si presenta come una manutenzione del tratto che congiunge la borgata di Marzamemi alla zona balneare. La previsione progettuale originariamente prevedeva l'inizio dell'opera a partire dalla fine della diga che per altro versa in condizioni precarie.
Successivamente, in corrispondenza dell'avvio dei lavori fu detto che il lungomare sarebbe iniziato dal punto in cui la diga curva per eliminare anche il pericoloso fenomeno dell'accumulo delle acque piovane che in inverno isola la contrada dalla frazione. Nei giorni scorsi, nuova variazione progettuale. Quando ormai il marciapiedi sinistro era stato completato, ne è stato aggiunto (in direzione Marzamemi) un altro pezzo che comporta dunque l'inizio del lungomare proprio dai confini della frazione pachinese. Non si capisce se l'aggiunta rientra nella somma preventivata dalla ditta o se le opere aggiuntive sono finanziate con il ribasso d'asta, (circa 80 mila euro) che erano previste per allungare la manutenzione in direzione Bove Marino. La realizzazione del lungomare spinazza avrà un costo di 446 mila euro finanziati per 300 mila euro dalla Provincia regionale, 100 mila euro dal Comune di Noto.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 09-12-2005 - Categoria: Cronaca