PACHINO - Acque agitate nella maggioranza politica che sostiene il sindaco Giuseppe Campisi. La seduta consiliare di questa sera potrebbe riservare diverse e sgradite sorprese per l'amministrazione comunale. L'assenza di strategie precise e di mancata unitarietà di intenti probabilmente porterà al rinvio del punto più delicato e cioè l'elezione del nuovo difensore civico. La designazione dei candidati alla carica infatti è da molti definita viziata, e dunque fonte di possibili ricorsi. Va infatti tenuto presente che il regolamento in vigore a Pachino prevede che gli aspiranti alla carica che saranno scelti dal consiglio comunale debbano essere preliminarmente individuati dalla conferenza dei capigruppo. Nelle settimane scorse invece è accaduto che alcuni professionisti hanno presentato il proprio curriculum al presidente del consiglio che ha deciso di ammettere alla,valutazione consiliare tutte le istanze pervenute. La procedura adottata però risulterebbe viziata dato che non è stata data debita notizia alla cittadinanza di questa nuova possibilità di essere ammessi alla valutazione del civico consesso indipendentemente dalla conferenza dei capigruppo. A complicare la vicenda ci sono poi due professionisti che sono stati designati dai capigruppo seguendo così le prescrizioni regolamentari e che dunque invocano il rispetto delle regole, e due che, preso atto del vizio iniziale nelle designazioni dei concorrenti, hanno ritenuto di fare richiesta tardiva di ammissione.
Da non trascurare poi l'identità politica di alcuni dei candidati alla carica che si sono spesi in prima persona come candidati per l'elezione del primo cittadino. Per risolvere la complessa questione, si prospetta per questa sera una sospensione, da parte del consiglio, del rinnovo della carica ed una riapertura dei termini previa modifica del regolamento. Ciò però comporta tempi piuttosto lunghi, dato che è necessario approntare una nuova bozza di regolamento, una nuova convocazione del consiglio, e la successiva pubblicazione del regolamento stesso prima dell'entrata in vigore. Le lungaggini burocratiche però sarebbero tutt'altro che sgradite alla maggioranza, che così avrebbe tempo per poter risolvere i problemi politici interni, vero nodo della questione. L'ibrida coalizione che sostiene Campisi infatti ad oggi non ha un candidato unitario alla carica di difensore civico, e diversi sono i veti incrociati interni. Lo scollamento interno infatti sarebbe indice di un malessere strisciante e sempre più acuto derivante dalle posizioni sempre più distanti tra la Margherita ed il primo cittadino. Anche il movimento Rinascita di Pachino, gruppo di maggioranza relativa, sembra essersi posto in posizioni di distinguo nei confronti dell'amministrazione.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 03-10-2006 - Categoria:
Politica