PACHINO - “Una volta si diceva che i primi cento giorni di un'amministrazione lasciavano l'impronta per il buon svolgimento dell'attività amministrativa. Sono invece trascorsi più di dieci mesi ed ho l'impressione che quest'amministrazione più che segnare la discontinuità con la precedente, stia confermando la continuità di confusione e l'incancrenirsi di una situazione di crisi che attanaglia il comune”. Ad affermarlo Pietro Ferrara che nei giorni scorsi è tornato a commentare i fatti della politica pachinese e la crisi economica di cui Pachino è da tempo protagonista. “Il dato di fatto è che i partiti siracusani hanno abbandonato la politica ed i partiti di Pachino sono più virtuali che reali. Oggi però la situazione è un po' diversa rispetto a prima. Quando in passato le cose non funzionavano si dava la colpa ai partiti ed alle organizzazioni politiche. Oggi invece si dà la colpa alle persone. Questa eccessiva personalizzazione però sta distruggendo la stessa politica ridotta al compromesso continuo o al ricatto”. Ferrara si rivolge poi al sindaco, protagonista in questi giorni delle fibrillazioni politiche. “Nel 2001 fui uno dei pochi a sostenerlo nella sua candidatura a sindaco dopo che aveva abbandonato Forza Italia. All'indomani da quelle elezioni non mi fu detto neanche grazie.
Da allora in poi ho tenuto per me un giudizio negativo nei suoi riguardi. Tuttavia ora che ha la bicicletta è necessario che pedali non dimenticando però delle regole comportamentali necessarie al fine di far sì che viva quest'esperienza in maniera diversa rispetto a come la sta vivendo adesso. È necessario, -ha continuato l'ex inquilino di Palazzo Madama- che il sindaco sia più umano nei suoi atteggiamenti, stia molto attento ai cattivi consiglieri, e, dal punto di vista programmatico, scelga tra gli obiettivi quelli facilmente realizzabili ed utili per l'intera cittadinanza e non solo quelli a favore della parte che lo sostiene”. Intanto dopo l'out-out dato dai partiti al primo cittadino al fine di rivedere i punti cardine dell'azione amministrativa, alcune forze politiche tendono a frenare la loro presa di posizione. “Stiamo cercando di avviare una mediazione politica, -ha affermato l'assessore Salvatore Borgh- ed il senso del documento sottoscritto vuole essere proprio questo, ossia adottare un correttivo politico.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 31-03-2007 - Categoria:
Politica