MARZAMEMI - (s. s.) I residenti del borgo marinaro di Marzamemi lamentano, e ormai da tempo, le condizione disastrate del manto stradale del borgo. In molte strade del borgo, sottolineano i residenti, il manto stradale presenta delle buche che rendono difficile e molto pericolosa la viabilità. «Marzamemi è bellissima ma in inverno è invivibile». Queste le parole di un giovane residente che, con molta amarezza, afferma che sono pochi i politici e le istituzioni che si ricordano del borgo durante il periodo invernale. «In estate - spiega il giovane - Marzamemi diventa il punto di ritrovo e di incontro di molti ragazzi e anche di molte famiglie. L'amministrazione comunale cerca di rendere bella la stagione estiva ad alta presenza turistica cercando di allietare le serate di turisti e residenti. Peccato però che finita l'estate quasi tutti si dimenticano dei problemi del borgo e quasi nessuno cerca di fare qualcosa per migliorare la situazione». Il giovane residente spiega di non volere molto ma almeno l'essenziale. «Non credo di chiedere molto - continua il ragazzo - ma almeno spero che questo mio appello valga e sia utile per fare sistemare il manto stradale. Le strade del borgo infatti sono quasi impraticabili durante il periodo invernale. Sono piene di buche che, ovviamente, nelle giornate piovose si riempiono d'acqua formando pozzanghere ovunque. Il problema riguarda sia la sicurezza ma anche la bellezza del borgo. Durante le giornate di pioggia è impossibile percorrere alcune vie di Marzamemi, sia in macchina che a piedi, è addirittura impensabile percorrere alcune via con uno scooter. Io spero che la prossima amministrazione comunale stia più attenta ai problemi del borgo. Marzamemi infatti è un luogo turistico ma vi sono cittadini che vi risiedono anche durante la stagione invernale. Pertanto il borgo deve essere attenzionato soprattutto in inverno quando i turisti vanno via e nella piccola frazione marinara restano coloro che pagano le tasse senza avere in cambio un servizio e una manutenzione decenti».
Fonte: LaSicilia.it il 18-01-2006 - Categoria: Cronaca