PACHINO - Si stenta ancora a ritornare alla normalità in città dopo lo sciopero di una settimana degli operatori della Dusty, la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Nelle periferie i cumuli di immondizia non sono stati ancora rimossi e la quantità di spazzatura accumulatasi è diventata ormai tale da sormontare gli stessi cassonetti, rimasti sepolti dai rifiuti. Dopo lo sciopero però la parola è passata alla polemica politica. A non usare mezzi termini è stato il deputato all'Ars Pippo Gennuso che ieri ha tuonato contro l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. «E' inammissibile, -ha affermato Gennuso- che un'azienda che da quasi vent'anni lega il suo nome alla raccolta dei rifiuti di Pachino succhiando il sangue e le migliori risorse economiche della città, in un momento di difficoltà come questo, lascia la spazzatura per le strade per una settimana intera. La Dusty ha un contratto onerosissimo, e da sempre viene pagata con fior di quattrini. È necessario che i crediti vantati da questa società siano rimodulati con una decurtazione del 50% sul dovuto ed transazione che consenta un pagamento dilazionato a lungo termine. Questo sarebbe certamente un atto dovuto nei confronti di questa città».
Alle critiche di Gennuso ha replicato l'azienda. «Si tratta di affermazioni inappropriate che suscitano molte perplessità, -ha affermato il direttore di Dusty Pachino Orazio Di Blasi- il costo del servizio è stato fissato, a suo tempo, dai progettisti incaricati dall'amministrazione comunale. Ovviamente i costi sono il risultato dei servizi che si devono eseguire. E, nel caso di Pachino, comprendono, oltre alla raccolta dei rifiuti, anche la gestione dell'impianto di depurazione dei reflui e ben otto cicli di disinfestazione e derattizzazione. Vogliamo anche ricordare che da quando Dusty si occupa del servizio di igiene ambientale, Pachino è additata come la città più pulita ed accogliente dell'intera Sicilia». Di Blasi inoltre torna sulle problematiche economiche degli ultimi giorni. «A fronte dei mancati pagamenti per il trasporto dei rifiuti presso le discariche di Motta S. Anastasia e di Augusta e di ben sei mensilità di canoni non corrisposti si sono regolarmente pagate le retribuzioni al personale fino al 15 ottobre. Si spera, infine, che l'interesse mostrato dall'on. Gennuso nella vicenda possa essere, finalmente, la premessa per interventi in assemblea regionale mirati alla risoluzione delle ben note problematiche economiche che affliggono Pachino». Ma Gennuso non se la prende solo con la Dusty ma anche con l'ex sindaco Giuseppe Campisi. «Che senso ha fare ricorso quando la gente non lo vuole e quando la città dal punto di vista economico è in ginocchio? Se il Tar lo dovesse reintegrare i cittadini farebbero bene a fare le barricate perché è inammissibile che un amministratore come lui torni alla guida della città».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-12-2008 - Categoria:
Cronaca