PACHINO - Il movimento Rinascita di Pachino ed il presidente del consiglio Salvatore Blundo sono intervenuti ieri a difesa dei lavoratori del Centro Comunale di Cittadinanza che da ben otto mesi lavorano senza percepire le loro legittime spettanze retributive a seguito della carenza di liquidità in cui versa il comune. «Si tratta di un vero e proprio scandalo, -ha affermato Blundo- soprattutto alla luce del fatto che proprio ieri ho avuto la conferma che l'amministrazione comunale ha liquidato ben tre mensilità di spese per amministratori cioè per assessori e consiglieri. Evidentemente i soldi per i politici si trovano, mentre per i lavoratori no. Io stesso, nel percepire questi tre mesi di indennità di carica di presidente del consiglio, indennità che sono certamente legittime, ho provato imbarazzo nel pensare che cinque lavoratrici da oltre otto mesi lavorano e non percepiscono nulla.
Sarebbe stato certamente opportuno liquidare anche una sola mensilità ai politici e saldare il conto con i lavoratori anche perché gli operatori del Centro comunale di cittadinanza svolgono un lavoro e dunque hanno diritto ad un pagamento, mentre la politica non è certo un lavoro anche se taluno oggi la intende come tale». Il gruppo di Rinascita di Pachino inoltre ha reso noto che subito dopo Pasqua sarà presentata al sindaco una interrogazione al fine di sapere se i fondi ricevuti dal comune con la legge 328 che fa riferimento a fondi vincolati e che non possono essere distratti per altre finalità, sono stati accreditati in tempo utile, e se tali somme sono arrivate come mai non sono stati spiccati i mandati verso l'associazione che gestisce il servizio e che, conseguentemente, non ha potuto pagare gli stipendi. «Vogliamo sapere, -ha affermato il consigliere comunale Giuseppe Gambuzza- se queste somme una volta accreditate finiscono nel calderone insieme alle altre o vengono tenute distinte».
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 22-03-2008 - Categoria:
Politica