PORTOPALO - Continua l'accanimento dei soliti anonimi incivili ai danni del Parco Archeologico di contrada Cicogna. Alcune porzioni del muretto in pietra, a delimitazione dell'area archeologica, sono state danneggiate. In altri punti, invece, alcune pietre sono state divelte e buttate nelle immediate vicinanze, creando una discontinuità sgradevole nella perimetrazione. Si tratta, purtroppo, dell'ennesimo accanimento contro un bene pubblico, ad opera di vandali che più volte non hanno esitato a rompere le luci e a buttare bottiglie di plastica e rifiuti all'interno del Parco Archeologico.
E' lo stesso accanimento che si ripresenta, ciclicamente, ai danni del Parco Robinson di piazza «Terrazza dei due mari», più volte oggetto di danneggiamenti del tappetino in gomma per attutire gli urti, non contando lo sradicamento di un'altalena e di alcuni giochi sistemati all'interno. Forse, la mano vandalica al Parco archeologico e nell'area ludica della piazza è la stessa. Sui social network si è aperto in questi giorni un piccolo dibattito su questo tema. «Perché a Portopalo si continua a distruggere i beni pubblici?», si chiede un cittadino portopalese. «Il vero problema è l'egoismo e il menefreghismo». «Se di cultura non si mangia, noi stiamo buttando via tante opportunità serie di valorizzazione e crescita del nostro patrimonio archeologico che potrebbe essere fonte di lavoro per tanti dei nostri giovani».
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 17-12-2011 - Categoria:
Cronaca