La sede pachinese di Legambiente ha promosso un'altra giornata ecologica. Gli interventi dei volontari si sono concentrati in località Vulpiglia, sulla provinciale Marzamemi-Portopalo. Il punto in questione è in una piccola fenditura che dal mare si inerpica tra palme nane e arbusti di chiara macchia mediterranea. «Abbiamo setacciato l'area - dichiara Salvatore Maino, responsabile Legambiente Pachino -, raccogliendo una considerevole quantità di rifiuti (plastica, gomma, polistirolo, vetro, detriti e legno), portati a riva dalle onde e ammassati fin lassù, all'interno della cala. Ora, questo luogo incantevole, può finalmente splendere di luce propria per il lavoro fatto. E' un patrimonio naturalistico di notevole valore».
Nei prossimi giorni, Legambiente chiederà alle autorità preposte di chiudere il passaggio, con il posizionamento di alcuni massi rocciosi, per impedire almeno lo stazionamento di autovetture e roulottes.

«Vogliamo testimoniare che la teorizzazione dell'impegno in favore delle tematiche ecologiste, non è sufficiente, senza la buona pratica e francamente, non ci preoccupiamo di essere considerati un po' naif, - aggiunge Maino - quanto della carenza di politiche di intervento, in favore della riqualificazione del territorio, nel rispetto delle risorse e delle specificità paesaggistiche, da parte di una pubblica amministrazione, sempre più responsabile dell'imbarbarimento di alcuni settori produttivi, che stanno generando enormi guasti all'ambiente, con ripercussioni sulla salubrità degli elementi naturali».
Maino rifiuta l'alibi delle cattive abitudini dei cittadini. «Non ci convince, se pensiamo al sostanziale disimpegno delle istituzioni e al timido impegno delle forze di polizia e dell'ordine in materia di controllo, contrasto e contravvenzione di ogni forma di abuso nei riguardi del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico. Qui bisogna lavorare con più impegno e convinzione», conclude il responsabile di Legambiente.

SERGIO TACCONE