PACHINO - Non si ritiene soddisfatto il consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo in merito alla nota di risposta ricevuta dal direttore generale dell'Ausl 8 Mario Leto circa i problemi della sanità nella zona sud della provincia ed in particolare nel comune di Pachino. La Ignaccolo, nello scorso gennaio, aveva inviato una richiesta formale all'assessore regionale alla sanità Lagalla chiedendo un'apposita conferenza dei servizi relativa proprio alla sanità della zona sud siracusana. La Ignaccolo fa notare ancora una volta che il personale del Presidio territoriale di emergenza va incrementato con una seconda unità medica. «Con la soppressione della guardia medica diurna - ha affermato il consigliere provinciale pachinese - l'unico medico a disposizione è quello del Pte, con la conseguenza che, qualora questi sia impegnato sopra l'ambulanza o nell'accompagnamento di pazienti in ospedale con i mezzi di soccorso, il presidio rimane sguarnito della presenza del medico anche per più di un'ora e mezza.
Cosa accade se nel frattempo scatta un'altra emergenza o taluno si reca al presidio sanitario perché necessita di cure?». La Ignaccolo fa notare che il territorio di Pachino e Portolano è purtroppo meta di continui sbarchi e inoltre è a vocazione turistica, soggetto dunque a numerosi aumenti della popolazione, per cui incrementare il personale è cosa di necessaria importanza. Viene sottolineato poi come il laboratorio di radiologia sia di fatto bloccato e che nella risposta di Leto non si fa menzione circa le necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura ove ha sede il Pte. La sede del presidio da tempo risulta in parte transennata per il rischio di caduta cornicioni, ma nessuno interviene a tal proposito. Il consigliere provinciale Ignaccolo ritiene che la richiesta di finanziamento per il completamento della Residenza sanitaria assistita sia rimasto solo sulla carta.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 06-06-2007 - Categoria:
Cronaca