Il 26 dicembre cerimonia in ricordo di tutte le vittime in mare

PORTOPALO - Venerdì 26 dicembre, in occasione del settimo anniversario del naufragio a 19 miglia da Portopalo che provocò la morte di circa 300 migranti, si svolgerà a Portopalo una cerimonia in ricordo di tutte le vittime nel Mar Mediterraneo. "La nostra comunità - afferma Calogero Palacino, parroco di Portopalo - ricorderà tutte le vittime del mare, quelli del Natale '96 e tutti coloro che hanno perso la vita in mare, nel Mediterraneo". All'altare di "San Paolo di Tarso", allestito dalla comunità parrocchiale locale in via Giardina, si svolgerà un momento di preghiera in ricordo di tutti i naufraghi.

S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 16-12-2003 - Categoria: Cronaca

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CRONACHE DEI NAUFRAGI NEL PACHINO PROMONTORIO


I primi riscontri storici, che descrivono naufragi sul Promontorio di Pachino, sono quelli riferite alle cronache delle guerre Puniche. Già allora, il Promontorio di Pachino, era considerato un punto molto pericoloso per la navigazione. Per via del vento che si sarebbe incontrato doppiando il capo. Le vicende relative a naufragi che sono successi nel Capo sono state parecchie e di varie epoche storiche. Molte vicende, di naufragi, rimangono sconosciute, fino ad ora. Quello che si conosce, sono l'individuazione di relitti navali di varie epoche storiche. Si và dal periodo greco, romano, bizantino, arabo.Francese,Tedesco,Italiano.
Significativo, nel contesto memorale, a livello alto, è da segnalare la presenza, al largo di Capo Pachino, del relitto del sommergibile "Sebastiano Veniero" della Regia Marina Italiana. Inabissatosi, dopo uno scontro con un mercantile, in data Luglio 1925, nel corso di una esercitazione militare navale che si svolgeva nel Golfo di Noto.

La bibliografia di riferimento ci fornisce le informazioni, che ricostruite, tendono a dare un quadro unitario delle varie vicende navali e dei naufragi che si sono successi nel corso dei secoli.
Realizzare questa manifestazione di solidarietà con le vittime del Naufragio del Natale 1996 è un atto importante. Significativo. Ciò, attribuisce alla Comunità di Portopalo un altissimo valore civile e morale. Che và fatto a livello istituzionale e sociale generale. Per estendere il pensiero di commemorare tutte le vittime del mare è sicuramente cosa felice e condivisibile. Una cosa ho molto a cuore da dire. Che il Capitano di Portopalo che,prima o dopo, ha sollevato il caso è un portopalese che bisogna ,comunque ,attribuire solidarietà per il gesto che ha fatto. E la sua scelta deve essere la scelta di tutta Portopalo e di tutta la Provincia di Siracusa. Leggendo attentamente tutta la vicenda ne viene fuori una analisi sulla informazione che è diventata veramente scandalosa. Esercitata da parte dei vari ologopoli della stampa. Infatti, quello che colpisce molto è il fatto che,nonostante Il Manifesto avesse fatto e realizzato più di un articolo sull'argomento tutto è rinasto nel dimenticatoio per anni. Poi ,improvvisamente, compare La Repubblica è scoppia un caso nazionale. Con tutto lo strascico di vicende "Artistiche" che sono sorte e nate dopo questo scoop giornalistico. Portato a segno solo,credo, per volontà e mezzi economici di cui il giornale La Repubblica dispone. Insomma. Non sò!!!Strano....
Comunque Cordiali Saluti. Spiros