PACHINO - Lievita a 58 milioni di euro il bilancio del comune di Pachino. L'esercizio economico e finanziario è stato approvato nei giorni scorsi in giunta ed è ora al vaglio del collegio dei revisori dei conti che ne dovranno valutare la regolarità. Ma tra maggioranza ed opposizione è subito polemica. Pur senza dichiarazioni ufficiali visto che il prospetto contabile non è ancora stato reso noto, sono in molti ad avere notato il notevole incremento nelle previsioni di entrate e conseguentemente in quelle di spesa. Basti pensare che il bilancio dell'anno scorso si fermava a 34 milioni di euro. Il dito viene puntato soprattutto sulle previsioni di entrata, ritenute irreali rispetto a quelle accertate nel corso degli anni. Ma a chiarire gli aspetti del nuovo esercizio contabile è stato il sindaco Paolo Bonaiuto ed il nuovo responsabile economico e finanziario Vincenzo Blundo. «Nel bilancio non c'è nessuna forzatura, -ha affermato il sindaco Paolo Bonaiuto- e dice il falso chi afferma il contrario». Il primo cittadino si concentra sulla voce entrate oggetto delle critiche più feroci. «La previsione di entrata è stata aumentata solo per quanto riguarda il recupero dell'evasione Tarsu e per il gettito Imu, ma tale previsione è ampiamente supportata da dati incontrovertibili e su cui, peraltro, ci siamo mantenuti prudentemente al di sotto delle aspettative. C'è infatti una novità, -ha continuato il primo cittadino, ed è la lotta all'evasione che quest'anno sarà senza quartiere. L'Aipa, la nuova società che si occupa della riscossione della Tarsu, ha preparato i nuovi ruoli scovando centinaia di evasori totali. Stiamo parlando di gente prima completamente sconosciuta e che non ha mai pagato la tassa della spazzatura. Gli evasori sono stati scoperti incrociando i dati delle utenze idriche ed elettriche con quelli della Tarsu. I risultati, peraltro, saranno comunicati alla Guardia di Finanza. Ne è venuto fuori un gettito stimato di un milione e 800 mila euro.
Peraltro in bilancio, in maniera prudente, abbiamo previsto una entrata Tarsu di solo un milione di euro». Il resto del bilancio lo ha spiegato il funzionario responsabile Vincenzo Blundo. «Il bilancio appare più corposo solo perché sono state contabilizzate le somme relative al piano triennale delle opere pubbliche con i project financing che sono solo delle partite di giro e che non influenzano le cifre reali, -ha continuato Blundo-. Gli unici ritocchi sulle entrate sono state appunto quelle sulla Tarsu la cui previsione di entrata peraltro è stata approvata dal ragioniere capo pro tempore. Per l'Imu inoltre c'è un incremento di circa 600 mila euro dovuti alla tassazione maggiorata delle seconde abitazioni. Per il resto, -ha aggiunto- le previsioni di spesa sono del tutto identiche a quelle per il 2011 e anche le somme destinate al personale sono del tutto invariate. Peraltro, -ha concluso Blundo- tra previsione di entrata e previsione di spesa c'è un piccolo divario dato che si prevedono entrate per 17 milioni 205 mila euro mentre si prevedono uscite per 16 milioni e 809 mila euro». Per quanto riguarda il consuntivo dell'anno passato poi, la casa municipale, almeno sulla carta, dovrebbe registrare persino un modesto avanzo di amministrazione da ascrivere al pagamento dei debiti fuori bilancio o ad investimenti. Il quadro economico, dunque, non sembra così fosco come fino ad oggi lo si è dipinto, anche se permangono ancora le difficoltà di liquidità che stanno lasciando a secco le tasche del personale dipendente.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 03-08-2012 - Categoria:
Politica