PACHINO - Bilancio punto e a capo. La proposta dell'amministrazione comunale di rinegoziare i mutui in maniera da avere delle risorse ulteriori per poter pareggiare l'esercizio finanziario 2005 è stata bocciata dal consiglio comunale. Il civico consesso mercoledì sera non ha approvato il punto dopo un braccio di ferro combattuto con l'occhio alle presenze in aula per verificare il numero dei presenti tra le file della maggioranza e dell'opposizione. Al momento della votazione il risultato è stato di perfetto equilibrio, otto consiglieri hanno votato a favore ed otto sono stati i voti contrari. La proposta dunque non è stata approvata. A pesare sono state sostanzialmente le assenze ed in particolare la defezione di alcuni esponenti di An quali Spatola (assente sin dall'inizio) e Midolo (allontanatosi dall'aula prima della votazione) e dell'indipendente De Luca (anche lui allontanatosi dall'aula prima del voto). L'opposizione così, orfana del consigliere della margherita Petralito, è riuscita a neutralizzare la proposta della giunta municipale. Già durante il dibattito il consigliere di opposizione Sebastiano Ferrara aveva dato battaglia evidenziando alcune discrepanze che a suo dire pregiudicavano la legittimità della scelta perseguita dalla maggioranza. Sarà dunque necessario rimettere mano ai conti, anche perché la rinegoziazione appariva un punto qualificante per la compagine governativa. Dal punto di vista dei numeri però l'ammanco non dovrebbe essere preoccupante. La cifra da recuperare è di 94 mila euro. Il problema più che altro sembra essere di metodo. Secondo taluno a seguito della bocciatura in consiglio la giunta dovrebbe revocare la delibera con lo schema di bilancio adottato, apportare dei correttivi e riapprovare un'altra proposta. Non è di questo parere però né il sindaco Sebastiano Barone né il segretario generale Carmelo Innocente. "Non ritireremo la delibera di giunta con la proposta di bilancio, -ha affermato il sindaco- perché altrimenti l'iter si allungherebbe troppo. Piuttosto provvederemo a proporre dei correttivi che possano far quadrare il conto senza la rinegoziazione dei mutui".
La via che sarà perseguita sembra essere dunque quella della proposizione di emendamenti da parte di qualche consigliere di maggioranza e quindi raggiungere gli equilibri magari con una larga intesa con l'opposizione. Un'intesa comunque tutta da trovare dato che dal punto di vista politico la faccenda si complica non poco. "Ieri abbiamo preso atto, -ha commentato il sindaco Barone- che la maggioranza numerica in consiglio, sulla quale pensavamo di contare ancora una volta è venuta meno. Ritengo che i consiglieri di maggioranza assenti non possano più essere ascritti a sostegno della compagine di governo. Da oggi in poi dunque dovremo lavorare con la consapevolezza che l'opposizione può portare delle modifiche a quello che proporremo in aula". Maggioranza ed opposizione comunque rimangono lontane. La minoranza dopo il consiglio ha cantato vittoria ritenendo di aver messo a segno un duro colpo. La maggioranza respinge ed ipotizza l'avvento di un commissario che, se non si dovessero raggiungere delle intese potrebbe persino sciogliere il consiglio dato che la giunta è comunque adempiente avendo approvato entro i termini una proposta di bilancio.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-06-2005 - Categoria: Politica