Il caos della scuola farà tornare i fantasmi

Il caos della scuola farà tornare i fantasmi I sondaggi commissionati dalla politica dicono che il Presidente del Consiglio Berlusconi viaggi attualmente con una popolarità che ha superato il 70%. A far scendere questa popolarità ci sta pensando il Ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini che dall’alto della sua grande esperienza scolastica (35 anni, non di servizio ma di età) ha fatto in modo con la sua riforma scolastica che sia Veltroni che Di Pietro ma soprattutto i Sindacati ed i fantasmi dell’estrema sinistra stiano giornalmente crescendo di visibilità partecipando a tutti i talk show in cui non si fa altro che parlare di scuola.

Fra l’altro il modo intransigente di come Berlusconi stia difendendo la sua Ministra gli farà perdere consenso, alimentando quello degli avversari politici. Il grande errore del Cavaliere sta nel fatto di pensare che in piazza scenda soltanto la gente di sinistra manovrata dalle opposizioni. Non è affatto vero. Questo è un argomento che tocca tanti soggetti della scuola anche quelli che hanno votato centro destra.
Il modo quasi dispotico che ha usato questo Ministro nel presentare non un disegno di legge da discutere in parlamento bensì un decreto Governativo ha alimentato la rabbia di chi si vede prossimamente tagliato fuori e disoccupato senza che qualcuno abbia potuto confrontarsi con questa Signora dagli occhiali variopinti. Continuano a dire che è tutto allarmismo e falsa informazione quella messa in giro dai Media e dai Sindacati. Ma allora perché una buona volta non la danno loro l’informazione giusta. Che venga il Ministro a parlare con la stragrande maggioranza degli italiani che sono interessati al mondo della scuola (Alunni, genitori ed insegnanti) e ci faccia capire come dovremo stare tranquilli oggi con un maestro unico senza che ci siano tagli fra gli insegnanti; ci faccia capire come aumentando le classi fino a 30 alunni non ci sarà diminuzione di cattedre e quindi diminuzione di posti di lavoro, aumentando nel contempo gli sforzi e responsabilità per i maestri o professori mal pagati; ci faccia capire come gli insegnanti di sostegno non verranno toccati quando le ore del sostegno per gli alunni diversamente abili sono già state dimezzate.

Possiamo capire Sig. Ministro che la sua riforma non è stata concordata con pedagogisti ma con il Ministro delle finanze, ma, essendo costretta a fare tagli, questi, per tenere buona la piazza, si fanno gradualmente nel tempo. Si fanno incentivando gli anzianissimi ad andare in pensione (quanta volontà e grinta, per esempio, potrebbe avere una insegnante di scuola materna di 63 anni con una classe di 30 bambini di 3 anni?); si fanno non mortificando le aspettative dei precari che da anni fanno parte di quelle graduatorie per cui hanno sperato di entrare nel ruolo della scuola; si fanno mettendo dei paletti non prossimi nel tempo dove chi è dentro è dentro e chi è fuori purtroppo è fuori ma se ne farà una ragione. Attenta Ministro Mariastella perché potrebbe essere proprio Lei la causa di un decadimento dell’apice della popolarità del Cavaliere e di un risorgimento di quei fantasmi che potrebbero ancora tornare cavalcando “l’onda” del malcontento del comparto scuola che magari non ha proprio tanto bisogno di cotanto cambiamento.

Cav. Pasquale ALIFFI – elettore di centro destra
Fonte: Pasquale Aliffi il 03-11-2008 - Categoria: Opinioni

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net