Il castello diventerà un museo

Il castello diventerà un museo Il castello dell'Isola di Capo Passero verrà restaurato. Il progetto (circa 3,5 miliardi di lire) vede impegnati due enti (la Soprintendenza di Siracusa ed il Comune di Portopalo) che hanno stilato un protocollo d'intesa. Il tutto nell'ambito del pit "Ecomuseo del Mediterraneo". La struttura militare, che fu edificata dall'imperatore Carlo V e che il pirata turco Dragùt distrusse nel 1526, potrebbe diventare un centro di attrazione di eventi di alta valenza culturale. Del progetto se ne parlava da qualche anno ma a parte piccoli interventi di rifacimento del maquillage esterno, null'altro era stato portato a definizione. Su questo sito l'autorevole Giuseppe Agnello scrisse che sulle opere difensive sembra probabile il riferimento anche all'età classica e che prima del castello di Carlo V sarebbe esistita una torre avente una qualche finalità difensiva. Allora il pericolo nel Mediterraneo era rappresentato dai corsari ottomani. Per bloccare le loro scorribande furono allestite delle torri di rilevamento e controllo di tutto lo specchio acqueo. Il sistema si snodava da Capo Passero e arrivava fino all'Isola delle Correnti. Ma questo sistema di fortificazioni non scoraggiò Dragùt che con estremo coraggio e sprezzo del pericolo, dopo aver messo fuori causa le guardie di Torre Fano utilizzando due donne del posto che disarmarono i due soldati spagnoli rendendo molto facile l'assalto e la distruzione della fortezza di Capo Passero ad opera di Dragùt.

L'ultimo militare spagnolo ad arrendersi ai turchi fu Lopez De Medrano che eroicamente difese la rocca fino alla fine. L'imperatore ottomano Solimano I "il Magnifico" si congratulò personalmente con il suo condottiero che avrebbe trovato la morte nel 1565 al Forte Sant'Elmo di Malta dove fu anche decapitato. Un'incisione conferma la battaglia e la morte di Dragùt. La scena è stata immortalato anche in un quadro di autore ignoto che si trova attualmente in un museo di Dublino. Due anni fa, al termine di una ricerca bibliografica ed iconografica, il grafico portopalese è arrivato a definire il volto del terribile pirata che distrusse il castello di Capo Passero, poi ricostruito dal Senato di Noto.

Sergio Taccone
Fonte: La Siciila On Line il 07-05-2004 - Categoria: Cultura e spettacolo

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