Il castello Tafuri in degrado

Il castello Tafuri in degrado PORTOPALO - Quando pensi ad un'icona da associare al territorio dell'estremità sud-orientale della Sicilia, in molti non hanno esitazioni: il Castello Tafuri. Costruito negli anni trenta in stile liberty, la struttura (che è di proprietà privata) da anni versa in condizioni disastrose e il tempo, impietosamente, la sta fiaccando sempre più. Il castello viene da un lungo periodo di vero e proprio saccheggio. Durante questa fase è stato rubato anche il quadro del «Cardinale Egidio d'Albornoz», opere giovanile realizzata dall'artista pachinese Gaspare Calì, trafugata proprio dal Tafuri. Già ad una vista dall'esterno, posizionandosi lungo la strada che porta nella zona archeologica di Scalo Mandrie, è possibile notare il cornicione frontale quasi completamento danneggiato mentre la piscina è da tempo una vasca putrida d'acqua piovana. Inoltre la carcassa di un water è stata messa in bella (pessima) mostra in una delle aperture frontali del castello. Da lontano c'è chi l'ha scambiato per la riproduzione dell'ormai tramontata Coppa delle Coppe. Insomma: uno sfacelo completo. Eppure mettendo le parole "Tafuri Portopalo" nella maschera del motore di ricerca web di Google, escono oltre 400 citazioni.

Il sito della Film Commission di Siracusa inserisce la foto classica della struttura in una pagina dedicate ai castelli della provincia aretusea. C'è inoltre chi ha messo all'asta una cartolina storica del "Tafuri" (con tanto di affrancatura) attraverso la piattaforma on-line di Ebay. Il prezzo di partenza per acquisirla automaticamnente dal venditore è di 8 euro, più 2 euro di spese di spedizione. E non si contano le cartoline che tuttoggi ritraggono il castello, a conferma della sua popolarità e del fatto che, nonostante le pessime condizioni attuali, esso rimane una delle immagini simbolo di questo territorio. In estate molti turisti si sono fermati ad osservare la struttura, palesando la loro delusione per le condizioni del sito. Chi si è addentrato all'interno ha confermato lo sfacelo esistente. Se mai qualcuno vorrà riportarlo ai fasti d'un tempo, siano i titolari attuali o eventuali nuovi proprietari, dovrà impegnare un bel po' di quattrini. Quasi ciclicamente si rincorrono voci circa la cessione della struttura. Voci che sono rimaste tali. Restano i ricordi di quanti hanno ancora presente com'era il Castello Tafuri nel suo periodo migliore, capace di ospitare ricevimenti di classe, garantire standard elevati di ricezione alberghiera e persino ospitare iniziative culturali e mondane d'alto livello. Tempi lontani.

SER.TAC.
Fonte: LaSicilia.it il 05-12-2006 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net