PACHINO - Non riesce a decollare l'iniziativa di alcuni esponenti del centrodestra intenzionati a coinvolgere nel tavolo delle trattative tutti i partiti ed i movimenti che non fanno parte dell'Unione. Nei giorni scorsi apparentemente sembrava esserci la disponibilità di tutto il centrodestra (partiti e movimenti) a sedere allo stesso tavolo. L'ipotesi sembra però tramontata per l'indisponibilità di alcune liste civiche centriste. Le difficoltà maggiori sono forse legate al movimento civico Pachino Nuova che fa capo all'ex presidente del consiglio Ninni Nicastro che nutre forti remore nel tornare al dialogo con Forza Italia, il partito da cui gran parte dei componenti di Pachino Nuova sono fuoriusciti. Ieri sera si parlava di un incontro del movimento di Nicastro con l'Mpa di Peppe Giliberto. Il vertice dovrebbe tenersi a porte chiuse, senza alcun incontro con altre realtà per dare modo alle due forze politiche di decidere la strategia da approntare. L'enigma è tra il proseguire il dialogo con An, via suggerita da Giliberto, o aprire alle liste civiche Primavera Pachinese e Noi Pachinesi secondo la linea caldeggiata dal coordinatore di Pachino Nuova Nino Campisi.

Con il timone al centro continua a rimanere anche Primavera pachinese coordinata dal preside Paolo Di Pietro che in merito alla situazione politica ha dichiarato: “Noi continuiamo a rimanere fermi sulle nostre posizioni. Credo che questo atteggiamento sarà mantenuto fino alle elezioni nazionali del 9 aprile, vero banco di prova per comprendere gli assetti reali anche della politica pachinese. Certamente sono in corso dei lavorii interni importanti ed entro domenica prossima potrebbe esserci qualche novità, ma a livello di coalizioni la nostra posizione è di sostanziale attesa”. Riguardo ai segnali di possibile dialogo emessi da Pachino Nuova, Di Pietro ha affermato: “Aspettiamo ulteriori segnali, e dopo l'incontro interlocutorio da noi richiesto, non siamo ancora stati contattati dal movimento di Nicastro per un nuovo incontro”.

Salvatore Marziano