PACHINO - Il centrosinistra discute sul da farsi. La svolta verso l'Unione da parte del movimento Rinascita che, tramite la confederazione con lo Sdi di Cammisuli è riuscito ad affacciarsi alle porte del centrosinistra, fa discutere non poco i leader dei partiti che si rifanno allo schieramento di Prodi. Risuonano ancora nelle orecchie di molti le dichiarazioni dei segretari di alcuni dei principali partiti del centrosinistra che fino a qualche mese fa dichiaravano espressamente che non avrebbero accettato alcuna avance del movimento civico qualora quest'ultimo avesse deciso di fare ritorno nella coalizione di Caccamo e Borgh. In definitiva nei partiti di sinistra brucia ancora la scottante esperienza di qualche anno fa quando Rinascita riuscì a vincere le elezioni proprio con il centrosinistra e, a dire proprio di esponenti dell'Unione, ne assorbì tutte le risorse. Le speranze di ritornare nella stanza dei bottoni proprio grazie a Rinascita, costituisce però un richiamo forte. Sull'argomento è intervenuto il segretario di Rifondazione Totò Caccamo che ha esposto chiaramente il suo pensiero. «Bisogna valutare correttamente la sterzata a sinistra di Rinascita, -ha affermato- ed agire di conseguenza. È necessario capire se Rinascita ha una volontà effettiva di abbracciare il centrosinistra o meno». Ma in realtà a non essere convinta della scelta operata sembra essere la stessa Rinascita.
Pare infatti che le perplessità interne sul fatto di sedere allo stesso tavolo con Borgh e Caccamo siano molteplici. Più verosimilmente, così come confermato da alcuni esponenti del movimento civico, Rinascita stringerà un accordo con i partiti moderati del centrosinistra creando una grossa coalizione centrista (Rinascita, Sdi, Pachino Nuova, Margherita, Udeur) e, forti dell'accordo siglato, metterà alle corde i partiti più radicali del centrosinistra, il cui peso elettorale è ancora da valutare con una candidatura di un moderato. A circolare con una certa insistenza sono i nomi di Lauretta e Cammisuli. Sul fronte del centrodestra tradizionale si lavora su una coalizione che possa ridare slancio ad una Cdl malconcia dopo l'esperienza Barone. In particolare si sta cercando di mettere insieme i cocci rimasti nel tentativo di ricostruire quanto meno la parvenza di un vaso di Pandora. Per questo la compagine di Iacono avrebbe individuato un moderato capace di catturare i consensi anche del centrosinistra qualora si riuscisse ad arrivare al ballottaggio con Primavera pachinese, la lista civica che fa capo a Paolo Bonaiuto. Secondo indiscrezioni il candidato che potrebbe essere schierato sarebbe il commercialista Angelo Maione, già assessore della giunta Barone ed ex sindaco di Pachino con un trascorso socialista. Una figura che, dati i suoi precedenti nel centrosinistra potrebbe attrarre consensi.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 21-12-2005 - Categoria: Politica
mi chiedo solamente come mai lo sdi si affaccia ALLA FINESTRA SOLO in occasioni di tornate elettorali locali e per il restante periodo è in un prolungato e sonnacchiso letargo POLITICO? a buoni intenditor poche parole.....