PACHINO - Ventiquattro ore di pioggia con solo brevi intermittenze di qualche minuto. È questo il frutto dell'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla città di Pachino causando non pochi problemi. Il periodo più critico è stata certamente la scorsa notte. Per la quantità di pioggia caduta. Dopo un'estate completamente asciutta che sembrava non voler finire, la pioggia è arrivata, forse con qualche ritardo rispetto alle previsioni meteo e solo ieri nella tarda mattinata le nuvole hanno lasciato il posto al sereno. La pioggia caduta non ha fortunatamente causato gravi danni, ma certamente molti disagi. I problemi maggiori si sono verificati nella borgata di Marzamemi e ciò non è una novità infatti anche questa volta le copiose precipitazioni hanno sommerso l'intera Frazione. Solo qualche giorno fa dalle pagine del nostro quotidiano, alcuni cittadini avevano lanciato l'allarme relativo alla mancata pulizia dei canali di scolo del pantano, rimasti completamente occlusi da materiale di risulta, vecchi carrelli o addirittura cumuli di detriti. L'allarme è rimasto purtroppo inascoltato, e dunque anche questa volta le vie della frazione sono state invase di acqua piovana che non ha alcuno sbocco naturale dato che il livello di Marzamemi è al di sotto di quello del mare. Problemi anche in contrada Spinazza. Risulta completamente sommerso il parcheggio e la strada perché la diga, visto lo stato in cui versa, non è riuscita a contenere la forza delle onde lasciando penetrare l'acqua del mare che si è mescolata a quella delle piogge che normalmente si accumula. Difficoltà anche lungo la Pachino-Marzamemi dove molti automobilisti sono rimasti in panne. L'acqua in diversi punti ha raggiunto livelli ragguardevoli costringendo i proprietari a fare ricorso al soccorso stradale. Allagamenti si sono verificati anche in alcuni garage e in qualche palazzina di via Mascagni.
I tecnici comunali di buon mattino si sono messi al lavoro per verificare e risolvere ove possibile i problemi legati alle abbondanti piogge che hanno fatto saltare qualche tombino o alcuni tratti della rete fognaria. Ma i problemi non sono stati legati soltanto alla viabilità. Infiltrazioni si sono verificate infatti anche negli uffici del palazzo municipale ed in particolare in quelli che ospitano l'anagrafe. A causa di alcune vetrate a non perfetta tenuta stagna, l'acqua ha invaso buona parte degli uffici costringendo gli impiegati a sospendere l'attività. L'acqua infatti si è spinta fino alle "ciabatte" di alimentazione dei personal computer degli uffici ed i salvavita sono saltati. "Il problema non è nuovo, -ha commentato uno degli impiegati- ed è stato segnalato più volte agli organi competenti oltre che al responsabile per la sicurezza. L'acqua rischia di provocare oltre a danni materiali alle pratiche, anche alla salute di chi lavora negli uffici". Un problema piuttosto serio che dovrebbe essere attenzionato al più presto e comunque non limitato agli uffici al pian terreno dato che nella stanza del sindaco sotto la finestra faceva bella mostra di sé un giornale ben inzuppato. Danni maggiori sono invece legati alle campagne. Le piogge hanno infatti bloccato la vendemmia in pieno svolgimento. "A causa della stagione in ritardo, -ha affermato il sindaco Sebastiano Barone- più della metà delle uve prodotte nel nostro territorio devono essere ancora raccolte. A seguito della pioggia caduta per qualche giorno la vendemmia si bloccherà e si spera che le condizioni metereologiche migliorino altrimenti le muffe potrebbero pregiudicare la qualità del raccolto. Certamente, -ha concluso il primo cittadino- la speranza di aumentare il grado di zucchero delle uve è andato deluso".
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 21-09-2004 - Categoria: Cronaca