Il Comune rinnova la richiesta di 4 milioni ma non serviranno per pagare le tredicesime

Il Comune rinnova la richiesta di 4 milioni ma non serviranno per pagare le tredicesime PACHINO - Il Comune, con delibera di Giunta, ha rinnovato per altri sei mesi l'anticipazione di cassa accesa da anni con la tesoreria, la Banca di credito cooperativo, che in passato ha permesso di avere una liquidità negli anni completamente prosciugata. L'ammontare dell'anticipazione è di 4 milioni e mezzo, pari ai tre dodicesimi del bilancio 2010. Il nuovo prestito, tuttavia, non porterà denaro da spendere, si tratta, infatti, di soldi già spesi: non essendo il Comune, in grado di saldare l'ingente debito, è stato dunque costretto a rinnovarlo. Si tratta di un'operazione non indolore. Annualmente il Municipale paga un interesse per il debito contratto che, nel caso di specie, ammonta a circa 200 mila euro l'anno. Per ripianare il debito occorrerebbe stringere la cinghia per anni, limitando all'osso le spese e utilizzando i trasferimenti statali e regionali e le somme incamerate per i servizi per eliminare il debito. Intanto si attendono i trasferimenti riservati ai comuni dallo Stato, sperando che le somme arrivino prima della fine dell'anno.

Nel frattempo, in cassa non c'è il becco di un quattrino e gli stessi introiti incamerati dal pagamento dell'Ici sembrano una goccia. Ciò ha portato a uno stop persino delle delibere di Giunta. L'Amministrazione decide solo ciò che non è possibile differire e che non comporta esborsi. Stop anche al pagamento di stipendi e tredicesime che saranno rinviate a gennaio, come il pagamento delle fatture a imprese e professionisti. Sul piano dei tagli, poi, per i dipendenti sono in arrivo gli stop alle erogazioni dei buoni pasto che saranno assegnati sotto altra forma. Del resto i buoni corrisposti e che spettano per contratto, da tempo non venivano più accettati da molti esercizi commerciali e supermercati che, non potendo incamerare le corrispondenze economiche, si trovavano a fornire merci senza un pronto pagamento. Riattivati intanto i servizi telefonici fissi e mobili che, nei giorni scorsi, erano stati sospesi dalle aziende erogatrici dei servizi a causa della morosità.

Sa. mar.
Fonte: LaSicilia.it il 22-12-2011 - Categoria: Cronaca

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