Tempi duri per le aziende di telefonia cellulare. Il comune di Pachino, difeso dall'avvocato Giuseppe Sena, ha vinto il ricorso al Cga di Palermo volto ad impugnare la sospensiva, accordata dal Tar di Catania, all'azienda telefonica H3G. La società di videotelefonia aveva impugnato presso il tribunale amministrativo etneo di primo grado l'ordinanza emessa dalla casa municipale di sospensione dei lavori di installazione di un ripetitore in via delle Ortensie all'interno del perimetro abitato. A darne notizia è stato lo stesso legale che nei mesi scorsi dopo aver incassato un altro successo per un'altra antenna che sempre la H3G voleva installare in via Torino, era stato incaricato sulla questione dalla casa municipale. "Ancora una volta, -ha affermato l'avvocato Giuseppe Sena- siamo riusciti a far valere le nostre ragioni dato che l'azienda di telefonia mobile nell'approntare il progetto necessario per la realizzazione dell'impianto non era munita delle necessarie autorizzazioni della sovrintendenza". Adesso la parola passa nuovamente al Tar catanese per il giudizio principale. Ad essere vinta infatti è stata solo la fase temporanea relativa alle sospensive ottenute dalla H3G. Per il giudizio relativo alle prossime fasi di giustizia amministrativa è stato confermato come legale sempre l'avvocato Sena che oltre ad essere un brillante penalista ha dimostrato le sue capacità anche in ambito amministrativo. L'H3G, nonostante i ripetuti tentativi di insatallazione di proprie antenne, rimane dunque senza alcun ripetitore in città. Intanto è arrivato alle fasi conclusive il regolamento curato dall'esperto della casa municipale, il prof. Giuseppe Porzio. A renderlo noto è stato il sindaco di Pachino Sebastiano Barone che ha anche sottolineato come lo strumento normativo sia il frutto di una integrazione concordata tra il regolamento proposto dall'ufficio tecnico e quello presentato dal comitato cittadino capitanato dall'ex onorevole Gioacchino La Corte.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 03-08-2005 - Categoria: Cronaca