PACHINO - Colpiscono ancora i corvi nell'ambiente politico pachinese. Con una lettera firmata a stampa, utilizzando il nome di un ex assessore ai lavori pubblici, indirizzata ad un consigliere comunale di opposizione e recapitata in copie fotostatiche a molti esponenti politici locali, il corvo o i corvi puntano il dito contro una delle nomine del sindaco Campisi. Nella lettera si evidenzia una presunta incompatibilità con le funzioni svolte dal professionista designato a seguito di alcune pendenze giudiziarie che lo stesso avrebbe per precedenti contenziosi con la casa municipale legati ad infrazioni che avrebbero leso il comune nella persona del sindaco pro tempore e l'assessorato Territorio ed ambiente della Regione. A supporto di quanto affermato nella lettera inviata stando a quanto vi sta scritto, anche alle forze dell'ordine, è stata allegata in fotocopia anche parte della richiesta di rinvio a giudizio in cui vengono menzionati nel dettaglio i reati commessi con il chiaro intento di dare prova di veridicità di quanto sostenuto.
La tesi perseguita dal corvo è semplice: evidenziare la presunta incompatibilità del professionista nominato con incarico fiduciario dal primo cittadino o eventualmente rimarcare l'inopportunità di tale nomina. Dito puntato anche verso gli esponenti del movimento Rinascita di Pachino che, all'epoca dei fatti, avvenuti tra la fine del 1999 e l'inizio del 2000, facevano parte dell'amministrazione e si costituirono parte civile mentre adesso, si legge, “fanno finta di non conoscere” e avrebbero avallato la nomina. Il professionista preso di mira dal corvo si è difeso bollando come calunnie quanto affermato nella lettera, e portando a sostegno delle proprie tesi copia di una sentenza amministrativa. «Per quanto riguarda le vicende di carattere penale, -ha affermato- ritengo che queste non costituiscono oggetto di incompatibilità con l'incarico assegnatomi e ineriscono solo ed esclusivamente la mia sfera personale. Per quanto riguarda le questioni di carattere civile ed amministrativo ho prodotto al comune copia dei documenti che attestano come le questioni siano state da tempo chiarite e dunque non esiste nessun tipo di incompatibilità. Per tutelarmi mi rivolgerò alle autorità competenti». Intanto la questione tiene banco nell'ambiente politico locale e potrebbe essere il primo problema da affrontare da parte dell'ufficio politico che la maggioranza ha deciso di costituire. Ciascuna forza politica infatti ha nominato una triade di componenti per formare una commissione e seguire da vicino le vicende amministrative. Una commissione di cui faranno parte anche i Ds che dunque diventano sempre più parte integrante della maggioranza cementando un rapporto iniziato con l'elezione del consigliere diessino Roberto Bruno alla carica di vicepresidente. Nessun accordo invece per quanto riguarda il rinnovo del difensore civico. Le forze politiche non avrebbero dato nessuna indicazione riguardo le loro preferenze e, in ottemperanza a quanto avviene altrove, anche se non previsto dal regolamento, verrà fatto pubblico invito a coloro che hanno i requisiti per autoproporsi alla carica, fermo restando la votazione a cui sarà chiamato il civico consesso.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 03-09-2006 - Categoria: Politica